Marelli: 550 esuberi, aprire subito confronto su piano riorganizzazione
Comunicato Stampa
27 gennaio 2022
Dichiarazione del Segretario nazionale Fim Cisl Ferdinando Uliano e del coordinatore nazionale Fim Cisl settore automotive Stefano Boschini
Marelli: Piano di riorganizzazione, 550 esuberi indiretti e un piano di 77 milioni di investimenti.
Necessario aprire un confronto puntuale su riorganizzazione e definizione di un piano industriale per Italia.
Nella giornata di oggi, a seguito del piano globale di riduzione delle divisioni e di semplificazione e razionalizzazione dei costi, Marelli ha annunciato alle organizzazioni sindacali un progetto di riorganizzazione del quale abbiamo preso atto.
Nello specifico, la riduzione dell’organico riguarderà le aree indirette e non collegate alla produzione (dirigenti, quadri, impiegati e indiretti) prevedendo un’eccedenza di circa 550 lavoratori.
La riduzione del personale da realizzare entro giugno 2022, sarà attuata solo attraverso il criterio della volontarietà incentivata.
Lo strumento principale di gestione sarà il Contratto di Espansione, il quale dovrebbe consentire l’esodo volontario di 350 lavoratori. Oltre a questo, l’azienda incentiverà l’uscita volontaria di altri 200 lavoratori, in massima parte dirigenti.
Nelle diverse aree di ciascuna struttura, riteniamo indispensabile un confronto sindacale puntuale e dettagliato, al fine di comprendere tutte le azioni che l’azienda intende adottare.
È inoltre necessario verificare la coerenza del piano, affinché la semplificazione e la riduzione dei costi possa essere controbilanciata da tutte quelle misure indispensabili a rilanciare Marelli, in particolare all’interno di un settore, come quello dell’automotive, oggi caratterizzato da grande incertezza.
Oltre ad un confronto puntuale sulla situazione occupazionale per ogni stabilimento o ente, in particolare per quelli legati ai motori endotermici e al sistema scarico, è urgente un approfondimento sulle prospettive per il futuro, a partire dall’entità degli investimenti che l’azienda intende realizzare.
La stessa attenzione andrà posta sugli stabilimenti caratterizzati da un solo cliente.
È per noi indispensabile escludere qualsiasi iniziativa unilaterale ma adottare solamente gli strumenti previsti per l’incentivazione volontaria.
Inoltre, come previsto dal Contratto di Espansione, il piano dovrà essere implementato con nuove assunzioni e con un vasto e serio piano di formazione e di riqualificazione delle competenze.
Come Fim abbiamo ribadito a Marelli, il più importante produttore di componentistica auto del Paese, la necessità di aprire un confronto col Governo per discutere gli interventi che dovrebbero essere adottati a sostegno di un settore strategico, oggi caratterizzato da massima incertezza.
Ufficio Stampa Fim Cisl