Vm Cento, Fim-Cisl: serve presto una soluzione industriale e occupazionale.
Comunicato stampa
Dichiarazione del Segretario nazionale Fim Cisl Ferdinando Uliano
e del segretario generale Fim-Cisl Ferrara Patrizio Marzola
Vm Cento, Fim-Cisl: serve presto una soluzione industriale e occupazionale.
Dalle assemblee pieno sostegno al richieste sindacali
Si sono concluse oggi le assemblee dei lavoratori alla VM di Cento (Ferarra), con la presenza delle segreterie nazionali, che hanno visto la partecipazione numerosa delle lavoratrici e dei lavoratori.
Lo stabilimento Vm, che produce motori diesel, sta vivendo un momento di particolare incertezza legato alla fase di transizione alla propulsione elettrica e al fatto che Stellantis non ha ancora dichiarato quale sarà la missione dello stabilimento oltre il 2023, quando cesserà la produzione del V6, motore che oggi equipaggia in particolare autovetture destinate al mercato nord americano.
La produzione V6 rappresenta l’87% della produzione attuale dello stabilimento, come Fim chiediamo a Stellantis d’individuare tutte le soluzioni possibili per salvaguardare l’occupazione dentro un progetto industriale che protegga il valore delle competenze e delle professionalità attualmente presenti nel sito. Riteniamo importanti, ma che necessitano di risposte concrete, le rassicurazioni date dall’ad del Gruppo Tavares nell’ultimo incontro con le organizzazioni sindacali: “non si chiudono stabilimenti, ma si trasformano”; è necessario però affiancare alla produzione di motori marini e industriali, risposte precise nei prossimi mesi per il sito ferrarese.
Nel contempo, serve avere chiaro quali settori della componentistica auto potrebbero avere prospettive di crescita legate ai diversi tipi di propulsione: motori ibridi, elettrici, a idrogeno o a biocombustibile e conseguentemente capire come muoverci. Va affrontato poi il nodo forniture. I problemi che si sono determinati nel settore a causa della carenza di componentistica collocata ad altri paesi va superata o quantomeno ridotta, costruendo le condizioni per portare nel nostro Paese gran parte di quelle produzioni. Nel farlo, continuiamo a chiedere al Governo più attenzione alla crisi automotive mettendo a disposizione maggiori risorse economiche di sostegno alla dimensione industriale del settore, perché è quella che serve a dare garanzie occupazionali di lungo periodo, e non solo incentivi all’acquisto di auto a propulsione elettrica.
Roma, 12 aprile 2022 Ufficio Stampa Nazionale Fim Cisl