Wärtsilä: delocalizzazione a tradimento che brucia 450 posti di lavoro.
Comunicato Stampa
Dichiarazione del Segretario generale Fim Cisl Roberto Benaglia e del Segretario nazionale Fim Cisl Massimiliano Nobis
Wärtsilä: delocalizzazione a tradimento che brucia 450 posti di lavoro.
Contrasteremo questa decisione per mantenere un’attività competitiva e l’occupazione
La decisione annunciata questa mattina dalla multinazionale Wärtsilä,di trasferire tutte le attività produttive dei grandi motori navali da Trieste in Finlandia, è un grave atto industriale che denunciamo e contrastiamo.
La scelta dell’azienda brucia a 450 posti di lavoro, su un totale di 960. Sono tutti lavoratori altamente qualificati e competitivi che hanno sempre realizzato ottimi risultati.
Si tratta di una delocalizzazione a tradimento, che la multinazionale effettua alle spalle del sindacato, dei lavoratori e di tutta la comunità triestina e dell’intero governo nazionale.
La Fim Cisl denuncia subito questa grave scelta che indebolisce in maniera immotivata un tessuto industriale importante e qualificato proprio mentre, sulla trasformazione della mobilità della navalmeccanica, si possono realizzare progetti di investimento e di grande futuro.
Chiediamo subito conto all’azienda di questa grave scelta e da oggi, chiediamo l’attivazione di tutti i tavoli regionali e nazionali, per contrastare questa decisione e per far cambiare posizione alla multinazionale.
Come Fim Cisl, abbiamo nelle relazioni con l’azienda da tempo chiesto conto dei veri programmi industriali ma negli ultimi sei mesi abbiamo visto da parte della multinazionale un atteggiamento opaco e nebuloso che oggi porta ad una scelta gravissima costruita alle spalle dei lavoratori italiani
Roma, 14 luglio
Ufficio Stampa Nazionale FIM CISL