Firmato rinnovo CCSL; Stellantis, Cnhi, Iveco, Ferrari 207 aumenti mensili nel biennio, +11.3% di aumento dei minimi in due anni, 400 euro una tantum e aumento Pdr
Comunicato Stampa
Dichiarazione del Segretario generale Fim Cisl Roberto Benaglia e del Segretario nazionale Fim Cisl Ferdinando Uliano
Contratto Stellantis, Iveco, Cnhi e Ferrari: nel biennio aumenti mensili di 207 euro (+11,3%) e nel 2023 erogati una-tantum 400 € e flexible benefit di 200 €.
È il primo contratto di questa portata per la difesa del potere di acquisto dei salari. Tutela i lavoratori dentro la transizione automotive e fa da apripista per i prossimi rinnovi.
Oggi a Torino, presso l’Unione industriali, dopo un confronto durato quattro mesi che ha visto le parti discutere tutti i temi della piattaforma presentata dalle Organizzazioni Sindacali firmatarie del Contratto Specifico di Lavoro, si è chiusa positivamente la trattativa per il rinnovo del CCSL scaduto il 31 dicembre 2022.
Il nuovo contratto avrà durata quadriennale per la parte normativa e biennale per quella economica.
A partire dalla prima mensilità utile, marzo 2023, l’aumento sui minimi sarà del 6,5% pari un incremento medio di 119 Euro (relativo all’inflazione del 2022, che si aggiunge al 2% già erogato lo scorso anno) e per il secondo anno a gennaio 2024 un aumento del 4,5%, pari a 87,8 Euro. Complessivamente nel biennio i minimi saranno aumentati di 11,3 punti percentuali per un totale di oltre 207 euro mensili.
Verrà inoltre erogato un una-tantum di 400 €, in due tranche di pari valore, una nel mese di aprile 2023 e una nel mese di luglio 2023.
Oltre a ciò, a partire dal mese di maggio 2023, i lavoratori avranno a disposizione 200 € netti di Flexible Benefit spendibili nella piattaforma welfare Cnhi, Iveco, Stellantis e in buoni carburanti per Ferrari.
Il montante salariale generato dai minimi, dall’una-tantum e dai flexible benefit che i lavoratori incasseranno nel biennio sarà pari a oltre 4.300 euro medi.
È un risultato particolarmente positivo e unico che farà sicuramente da apripista per altri rinnovi contrattuali nazionali. Ci eravamo impegnati con le lavoratrici e i lavoratori per recuperare a livello salariale il pesante taglio subito nel corso del 2022 e l’inflazione che peserà anche nel corso di quest’anno; con questo contratto a differenza di altri contratti, recuperiamo l’inflazione, anche quella generata dagli energetici importati e lo facciamo in 12 mesi, incrementando i minimi mensili del +11,3% a cui si devono aggiungere una-tantum e benefit che pesano per un ulteriore +1,5%.
Per Stellantis, Cnhi e Iveco il contratto ha poi definito, migliorandolo nella quantità e nelle modalità di erogazione, il nuovo sistema premiante collegato ai risultati dei vari Gruppi.
Per Stellantis verrà calcolato sul risultato operativo AOI (Adjusted Operating Income) in rapporto ai ricavi di Stellantis Enlarged Europe con un’erogazione massima che passa dal 8,5% al 10,5% della paga base; per Cnhi ed Iveco è prevista una rimodulazione dei tre Indicatori introdotti nel 2022 e l’erogazione massima può raggiungere il 10% della paga base; per Ferrari sono stati confermati i meccanismi discussi a livello aziendale, che anche quest’anno hanno garantito un premio molto consistente. Si è proceduto inoltre a rivalutare del 10% l’indennità funzioni direttive di Cnhi, Iveco e Stellantis e di eguale misura la “quota mansione” in Ferrari.
A questo si devono aggiungere i miglioramenti della parte normativa: il rafforzamento del sistema partecipativo rappresentato dagli Osservatori e dalle Commissioni; l’affermazione del principio del “benessere del lavoratore in azienda” e una maggior attenzione ai temi della sicurezza sul lavoro; una normativa più aderente ai bisogni dei lavoratori sul Lavoro Agile (Smart Working), in Stellantis con un contributo spese di 200 euro.
Vengono normati da vincoli più stringenti i recuperi produttivi e aumentata l’indennità a 27,5 Euro; i permessi retribuiti PAR frazionati a ore per i turnisti arrivano a 24 ore, estensione del part-time e proroga del venerdì breve di Cnhi-Iveco.
Si sono rafforzati i diritti per la Formazione Professionale e i permessi retribuiti per lo studio da 40 a 48 ore retribuite ogni anno e messe le basi per un futuro premio legato alla professionalità.
Sono stati aggiunti nuovi diritti sulla genitorialità e nuove tutele nei casi di violenza di genere con l’estensione del congedo retribuito da 3 a 6 mesi a carico dell’azienda, che conquistato nella giornata della donna assume ancor di più un valore significativo.
Il nuovo Contratto è frutto del grande impegno e lavoro che come Fim-Cisl abbiamo fatto insieme alle altre organizzazioni sindacali firmatarie del contratto. L’impegno dei nostri militanti e delegati sindacali è stato determinate sia nella fase di elaborazione delle richieste che nella difficile trattativa.
Oggi possiamo ribadire con forza e determinazione il valore del Contratto Collettivo CCSL, che ha saputo rispondere alle esigenze di tutela del reddito dei lavoratori e delle loro famiglie, in un difficile contesto economico caratterizzato da un’inflazione che taglia i salari e rappresenta una vera tassa contro il reddito da lavoro dipendente e contro i più deboli e poveri.
Abbiamo saputo costruire nuove tutele in un contesto difficile, che rappresenta un esempio anche per gli altri rinnovi contrattuali.
Lunedì 13 marzo 2023, a Roma abbiamo convocato l’Assemblea Nazionale dei Rappresentanti Sindacali di Fim-Cisl, insieme a quelli di Uilm-Fismic-Uglm-Aqcfr, per valutare e approvare l’accordo, seguiranno poi le assemblee delle lavoratrici e dei lavoratori.
Segue in allegato tabella aumenti minimi
Torino, 8 marzo 2023 Ufficio Stampa Nazionale FIM CISL