MARELLI: PRESENTATI DUE PROGETTI DI REINDUSTRIALIZZAZIONE DELLA FABBRICA DI CREVALCORE
Comunicato stampa
MARELLI: PRESENTATI DUE PROGETTI DI REINDUSTRIALIZZAZIONE DELLA FABBRICA DI CREVALCORE
In un incontro convocato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy sono stati presentati due piani di reindustrializzazione per lo stabilimento Marelli di Crevalcore.
Il primo piano è stato quello di Tecnomeccanica, che assorbirebbe 152 lavoratori impiegati prin- cipalmente in produzioni di componenti pressofusi, nonché in un più piccolo reparto di stam- paggio di componenti in plastica; l’impiego effettivo al lavoro avverrebbe già a maggio per circa 100 persone, mentre gli altri verrebbero impiegati progressivamente entro dicembre 2024; l’investimento programmato è di 22 milioni di euro nel periodo 2024-2027.
Il secondo piano è stato presentato da Niche Fusina, parte del gruppo Niche già presente in Ita- lia nel campo della lavorazione dell’alluminio. Il progetto industriale consisterebbe nella trasfor- mazione di Crevalcore in una fonderia di alluminio secondario con un investimento di circa 12-15 milioni di euro; il piano prevederebbe una prima fase di prosecuzione della attuale produ- zione di Crevalcore, poi una reindustrializzazione vera propria, per arrivare nel 2028 alle nuove produzioni; si darebbe occupazione a circa 120-130 persone, che però in un secondo momento dovrebbe calare.
In entrambi i casi i lavoratori coinvolti passerebbero dopo l’accordo sindacale con il trasferimen- to di azienda e quindi con garanzia di mantenimento delle medesime condizioni economiche e normative.
Abbiamo richiesto l’invio del materiale presentatoci per fare le debite valutazioni e considerazio- ni a riguardo, allo scopo di comprendere meglio e nel dettaglio entrambi le proposte che già successivamente all’incontro previsto di domani con Marelli sui piani industriali di tutti i siti ita- liani sarà di affrontato con la delegazione di Crevalcore unitamente al piano sociale.
Il 12 marzo è già stato indicato come data in cui Marelli deciderà il nuovo investitore, da lì inizie- rà un serrato confronto che per quanto ci riguarda dovrà trovare risposte condivise per tutti i la- voratori.
Uffici Stampa Fim-Fiom-Uilm-Fismic-Uglm
Roma, 6 marzo 2024