Uliano alla guida della Fim “Innoveremo il contratto” – Avvenire 19 marzo 2024
di Cinzia Arena
Ferdinando Uliano è da ieri il nuovo segretario generale della Fim Cisl. Ad attenderlo una serie di sfide aperte dalla crisi dell’ex Ilva alla transizione verso l’auto elettrica, passando dalla carenza di manodopera e dal rinnovo del contratto nazionale in scadenza a giugno. Senza considerare le sfide dell’intelligenza artificiale e della sicurezza sul lavoro
Uliano, ci sono ancora le tute blu? Quali sono le sfide per un sindacato che deve rappresentare un universo profondamente cambiato? Il nostro è un settore in profonda trasformazione evoluzione rispetto agli anni Settanta. Oggi i158% dei lavoratori sono tecnici e impiegati, il sorpasso sulle tute blu c’è già stato ed è una tendenza che si rafforzerà sempre di più, determinata dalle profonde trasformazioni del settore industriale. Questo interroga il sindacato rispetto alla capacità di rappresentare tutte le figure professionali. Storicamente c’è stato sempre uno sbilanciamento di rappresentanza a favore delle aree operaie, nell’ultimo periodo però è in corso un riallineamento.
La carenza di manodopera è un problema molto sentito dalle aziende. Come invogliare i giovani a scegliere questo lavoro?
Innanzitutto, sfatando limito che sia un lavoro sporco, faticoso. Ci sono condizioni diverse rispetto al passato, l’azione sindacale ha migliorato il contesto lavorativo e dal punto divista professionale ci sono molte opportunità. Federmeccanica ha lanciato una campagna di informazione rivolta ai giovani. Noi riteniamo che si debba ragionare su un miglior utilizzo dei flussi migratori rispetto al passato e sulla presenza delle donne. Proprio per questo nel contratto nazionale abbiamo aumentato i permessi perla conciliazione, concedendo maggiore spazio ai tempi di cura per figli e genitori anziani, e introducendo elementi di flessibilità.
Si avvicina il rinnovo del contratto di lavoro, tra le richieste avanzate dal sindacato la settimana di 35 ore, è sostenibile?
La riduzione dell’orario di lavoro è stata già attuata in alcuni casi, ad esempio in Lamborghini, con successo. Noi pensiamo che sia sostenibile dal punto di vista aziendale: d sono già forme di riduzione dell’orario come i permessi retribuiti, e i recuperi di produttività realizzati grazie alle tecnologie e all’intelligenza artificiale. La nostra idea è iniziare con una fase sperimentale in questo contratto.