Baomarc: risposte insufficienti, serve rispetto dell’accordo
Comunicato Stampa
Dichiarazione del coordinatore nazionale Stefano Boschini e di Primiano Biscotti Fim Cisl Abruzzo-Molise
Baomarc: risposte insufficienti, serve rispetto dell’accordo
Si è tenuto oggi presso il MIMIT a Roma, su sollecito delle organizzazioni sindacali, l’incontro per la vertenza Baomac, tra le organizzazioni sindacali, la Regione Abruzzo, il Governo e la multinazionale cinese.
Baomac presente in Italia con circa 365, è controllata dal gruppo siderurgico cinese Baowu, primo fornitore di acciaio piano per il Gruppo Stellantis, nel 2018 ha rilevato l’ex-stabilimento di Honeywell in Val di Sangro (CH) al costo simbolico di 1 euro con l’impegno sottoscritto in sede ministeriale di procedere all’assunzione di 162 dipendenti in due fasi dell’ex multinazionale americana.
Attualmente, nonostante le sollecitazioni fatte dal sindacato in sede regionale, l’azienda non ha rispettato l’accordo sottoscritto e ha proceduto all’assunzione di soli 70 dipendenti dell’ex-Honeywell. Anche sull’impegno di realizzare, sempre in Val di Sangro, uno stabilimento per il taglio delle lamiere che avrebbe occupato 52 lavoratori è venuto meno.
Oggi i vertici aziendali rappresentati dal dott. Novarino e dal dott. Ciriego, hanno giustificato il mancato rispetto dell’accordo del 2018 su fatto che a loro dire, si è verificato in questi anni, tra pandemia e crisi, un calo delle commesse da parte di Stellantis, loro unico committente, del -48% questo, insieme alla richiesta di rinegoziazione del contratto da parte di Stellantis che ha generato una controversia commerciale ha rallentato il piano industriale del Gruppo e quindi delle assunzioni.
Per la Fim Cisl le giustificazioni dell’azienda non sono sostenibili, visto che l’accordo e la scelta di Baomac rispetto ad altri concorrenti fu determinata anche e soprattutto in funzione del numero di assunzioni. L’azienda quindi resta per noi inadempiente rispetto all’accordo sottoscritto l’11 dicembre del 2018 al MiSE che prevedeva a fronte della cessione simbolica del plant ex-Honeywell di 1euro a Baomac l’investimenti di 30 milioni di euro e l’assunzione in due fasi: subito 110 lavoratori e poi 52, rispetto ai circa 400 dipendenti ex-Honeywell.
Le giustificazioni che l’azienda ha posto al tavolo non trovano quindi oggettivo riscontro visto il mancato rispetto anche della fase uno dell’accordo che doveva prevedere 110 assunzioni.
Il Governo da parte sua si è impegnato a monitorare la situazione di Baomac anche rispetto agli accordi con il mono committente Stellantis e sollecitato un confronto tra organizzazioni e azienda con il supporto della Regione Abruzzo per riaggiornare il perimetro delle assunzioni rispetto al bacino dei dipendenti e riconvocare, entro la prima metà di luglio 2024, un tavolo al MIMIT.
Roma, 17 aprile 2024 Ufficio Stampa FIM CISL Nazionale