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Acciaierie D’Italia, Ex-Ilva: serve un piano di ripartenza che parli di manutenzione, sicurezza e rilancio

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Comunicato Stampa

Dichiarazione del Segretario nazionale FIM CISL Valerio D’Alò

                                      Acciaierie D’Italia, Ex-Ilva: serve un piano di ripartenza che parli di manutenzione, sicurezza e rilancio

“Durante l’incontro di domani a Roma, presso la sede di Confindustria, con la struttura Commissariale di ADI in AS e i suoi dirigenti operativi, non ci aspettiamo promesse mirabolanti per il prossimo decennio, saremmo ipocriti, ci attendiamo concretezza su quelli che sono i temi urgenti che riguardano i lavoratori e la fabbrica e che sono stati lasciati in sospeso per troppo tempo” – a dichiararlo è Valerio D’Alò Segretario Nazionale della Fim Cisl- L’incontro segue una nostra richiesta dove chiediamo di far chiarezza su cose semplici ma fondamentali nell’immediato, a partire da un piano chiaro e dettagliato di quali manutenzioni dovranno essere svolte nelle prossime settimane, su quali impianti e quali ricadute avranno sulla produzione e il riavvio degli stessi una volta messi in condizione di lavorare.

Siamo consapevoli che gli attuali livelli produttivi e le oltre mille criticità riscontrate – che sono l’eredità della gestione Morselli – prosegue D’Alò – non permettano con un colpo di bacchetta magica il rientro di tutti i lavoratori, ma anche la gestione della loro sospensione in CIGS dovrà vivere una fase nuova. Una fase – sottolinea – in cui ci sia una netta discontinuità con il passato.

Primo tra tutti, il rispetto di leggi e contratti. La CIGS non può violare le turnazioni, i coefficienti rimpiazzo e non può essere usata per far cassa, in poche parole non se ne può fare un uso illegale. Chiederemo quindi che la Cassa sia gestita con rotazioni più ampie possibili e che sia ristorato con ogni mezzo possibile il reddito dei lavoratori coinvolti. Tutte cose queste, che con la precedente gestione risultavano impossibili, anche in presenza di accordi firmati ma, ancor più grave, violate in presenza di denunce da parte nostra del mancato rispetto degli stessi.

“La liquidità – conclude il Segretario FIM – è necessaria a questo: rimettere in piedi un gigante che ora è fermo e renderlo vendibile agli occhi delle holding che a metà maggio si affacceranno al Gruppo ex-Ilva.

Piano di riconversione, nuovi cicli produttivi – se l’opera dei commissari sarà efficace – saranno le sfide future che ci vedranno coinvolti e saranno affrontate con chi erediterà gli stabilimenti alla fine di questa lunga e intricatissima vicenda.”

    Roma 6 Maggio  2024                                                                           Ufficio Stampa Nazionale Fim Cisl