Skip to content Skip to main navigation Skip to footer

Acciaierie D’Italia: su sentenza Corte UE si agisca ora migliorando tutti gli aspetti di salute, ambiente e sicurezza di lavoratori e cittadini  

Condividi questa pagina

Comunicato Stampa

Dichiarazione del Segretario nazionale FIM-CISL Valerio D’Alò

Acciaierie D’Italia: su sentenza Corte UE si agisca ora migliorando tutti gli aspetti di salute, ambiente e sicurezza di lavoratori e cittadini  

“Da quando è iniziata la vertenza ex-Ilva ora Acciaierie D’Italia, non abbiamo mai commentato le disposizioni o delle sentenze che via via venivano emesse perché, riteniamo che qualsiasi cosa potesse andare nella direzione di rendere più sostenibile l’acciaieria sarebbe stata sempre positiva.” Commenta così il Segretario nazionale FIM Valerio D’Alò – la sentenza della Corte di Giustizia UE che si è pronunciata su un ricorso dei cittadini contro l’impianto siderurgico di Taranto – ora, dice D’Alò – spetterà al Tribunale di Milano valutare questi rischi.

 “Questo nostro atteggiamento di rispetto per la salute di lavoratori e cittadini continua D’Alò – lo abbiamo avuto nel corso di tutta questa lunga vertenza,  nei vari decreti e pareri della magistratura  che si sono susseguiti per oltre un decennio e per noi,  sarà sempre  così “.

La sentenza della Corte Europea – sottolinea D’Alò – “non deve farci paura ma deve mettere i ministeri competenti in condizione di dover pensare ad ulteriori migliorie da apporre nella predisposizione dell’AIA e del piano ambientale e comunque, a tutte le azioni necessarie a rendere la produzione di acciaio sostenibile sul piano sanitario, della sicurezza e dell’ambiente. Per noi qualsiasi soluzione che abbia questo obiettivo – commenta il Segretario FIM troverà il nostro favore”.  

“Il faro – conclude – deve essere quello di trovare, come nelle migliori esperienze siderurgiche Europe, soluzioni che non mettano in contrasto diritti fondamentali come quello della salute e del lavoro ma far convivere entrambi dentro una cornice di sostenibilità ambientale e sanitaria, perché non c’è  lavoro degno senza salute dei lavoratori e del benessere dei cittadini.“

Roma, 25 Giugno 2024                                                                                 Ufficio Stampa FIM CISL Nazionale