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Acciaierie D’Italia: avvio CIGS ancora distanze, ma disponibilità a discutere nel merito

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Comunicato Stampa

Dichiarazione del Segretario nazionale FIM CISL Valerio D’Alò

Acciaierie D’Italia: avvio CIGS ancora distanze, ma disponibilità a discutere nel merito

Si è concluso da poco a Roma presso il Ministero del Lavoro, l’incontro richiesto dall’azienda Acciaierie D’Italia in AS per l’avvio della procedura di Cassa Integrazione.

Per il Segretario nazionale FIM Valerio D’Alò: “l’incontro odierno ha risposto in gran parte alle nostre aspettative su quanto ci aspettavamo da questo incontro.

“Un incontro – precisa D’Alò – che non aveva l’obiettivo di entrare nel dettaglio e nei numeri della Cassa Integrazione, quanto piuttosto la necessità di avere chiarimenti da parte dell’Amministrazione Straordinaria di Acciaierie D’Italia, un aggiornamento sulla prospettiva del Gruppo e il Piano di ripartenza.

L’azienda ci ha fornito un primo aggiornamento su aumento dei fornitori, sugli acquisti e sui primi investimenti per rimettere in moto gli impianti. Ci hanno anche dato primo riscontro rispetto al Piano.

Noi abbiamo posto dei punti precisi  rispetto all’uso della Cassa – sottolinea il Segretario FIM -che sarà per ora inevitabile vista la produzione di circa 1 milione di tonnellate di acciaio, anzi già in uso dal 20 febbraio 2024 data di avvio dell’Amministrazione Straordinaria. Chiediamo – precisa il Segretario FIM – una gestione che deve essere lontana da quella disastrosa della Morselli e che deve prevedere oltre alla rotazione tra i lavoratori, un’integrazione salariale e la formazione per tutti i lavoratori. Su questo l’azienda ha dato le sue disponibilità – anche sull’integrazione salariale del 70% – portando questa cassa al livello di dei lavoratori di Ilva in AS.

Abbiamo richiesto – continua D’Aò – anche la tutela all’interno del percorso di rilancio di tutto il bacino di lavoratori (1600 circa) e con essa il riconoscimento dell’accordo che firmammo in sede ministeriale nel 2018 che tratta proprio questo aspetto. Anche su questo abbiamo ricevuto disponibilità da parte dell’azienda.  Allo stesso modo – dice D’Alò – come condividiamo la fotografia attuale del milione di produzione, così chiederemo che l’andamento de numeri della procedura vada diminuendo in base al riavvio degli impianti e all’aumento produttivo. Durante l’incontro l’azienda ci ha inoltre comunicato che riconoscerà in pieno gli aumento salariali previsti dal CCNL dei metalmeccanici senza riassorbire gli stessi sui superminimi – come richiesto dalla FIM.

Resta per noi imprescindibile -conclude il Segretario nazionale FIM D’Alò, che al di là dell’esclusione dei manutentori dalla Cassa, i numeri di partenza della stessa rispondano alle esigenze di salvaguardia degli impianti e rispetto dei coefficienti di rimpiazzo. Su questo ancora siamo lontani da numeri condivisi.

Infine per poter dare prospettiva agli impianti di finitura (tubifici, Laf, Pla2) abbiamo chiesto l’azienda  che venga percorsa la strada di acquisto di bramme.  

Roma, 2 luglio 2024                                                                                 Ufficio Stampa FIM CISL Nazionale