Wartsila: Accordo Quadro del progetto Msc approvato dai lavoratori. Ora l’Accordo di Programma
Comunicato Stampa
Dichiarazione del Segretario nazionale FIM CISL Massimiliano Nobis
Wartsila: Accordo Quadro del progetto Msc approvato dai lavoratori.
Ora l’Accordo di Programma
I lavoratori di Wartsila che passeranno in MSC hanno approvato quasi al 100% (243 SI su 247 votanti) l’accordo quadro che disciplina la modalità e la tempistica del loro trasferimento.
A due anni dalla sciagurata comunicazione di chiusura della produzione dei motori da parte della corporate Finlandese si è definito il percorso di rioccupazione e reindustailizzaione di 262 lavoratori.
L’accordo voluto dalle parti sindacali e sottoscritto da Wartsila, dalla Regione Friuli Venezia Giulia e dal Mimit, nella notte del 29 novembre 2022, si riproponeva di prevedere: da una parte la reindustrializzazione del sito industriale di Bagnoli della Rosandra, per dare continuità di lavoro ai 451 dipendenti definiti “esubero” dalla azienda finlandese e dall’altra, porre le condizione per dare garanzia occupazionale ai 600 dipendenti di Wartsila Italia compresi le basi di Napoli, Genova e Taranto.
La firma dell’accordo quadro dello scorso 6 luglio, approvato oggi dai lavoratori, rispetta l’accordo del 29 novembre 2022; infatti si definiscono le condizioni per dare vita al “progetto MSC”, che a regime dell’attuazione del piano industriale darà occupazione a 400 persone e la previsione della clausola di “salvaguardia occupazionale” che impedisce azioni unilaterali in capo a Wartsila di apertura di procedura di riduzione del personale fino almeno al 2027 agli attuali dipendenti Wärtsilä Italia.
Il piano industriale 2024-27 di Wartsila si pone come obiettivo di arrivare a 800 occupati al termine del triennio. I presupposti dei due piani industriali quindi, a regime, prevederanno impiegati 1.200 lavoratori.
In questi due anni d’incertezza circa il futuro occupazionale degli annunciati “esuberi”, è stato importante l’appoggio ai lavoratori e alla delegazione sindacale di tutto il territorio triestino a cominciare dalla manifestazione dei 15.000 triestini per le vie della città il 3 settembre 2022.
I 262 lavoratori ex-Wartsila sono consapevoli che li aspetta un percorso non indolore, infatti rimarranno in cassa integrazione per almeno 2 anni e avranno una retribuzione inferiore rispetto a quella percepita in Wartsila. L’alternativa, sarebbe stata il licenziamento più volte confermato dalla stessa Wartsila.
Ora attendiamo la firma dell’Accordo di Programma al Mimit che supporterà, con il coinvolgimento degli enti locali, la reindustrializzazione del sito di Bagnoli della Rosandra.
Il raggiungimento di questo risultato dimostra che quando le parti sindacali, industriali, politiche e sociali fanno sistema, anche gli obiettivi più complicati si possono realizzare e se rappresentano il lavoro è doveroso che questo impegno sia profuso in ogni vertenza.
Roma, 9 luglio 2024 Ufficio Stampa nazionale Fim Cisl