Acciaierie D’Italia, Uliano-D’Aló: percorso ancora in salita
COMUNICATO STAMPA
Dichiarazione del Segretario generale Fim Cisl Nazionale Ferdinando Uliano,
Segretario nazionale Valerio D’Alò
Acciaierie D’Italia: percorso ancora in salita
Si è svolto nella giornata di oggi presso Palazzo Chigi l’incontro tra il Sottosegretario Mantovano e i Ministri Urso, Calderonoe, Fitto, Pichetto Fratin e i segretari generali di FIM Uliano, FIOM De Palma UILM Palombella. Il ministro Urso intervenendo ha annunciato che al momento ci sono sei manifestazioni di intresse di queste 2 indiane, 1 canadese, 1 ucraina, due italiane.
Il ministro Picchetto Fratin, ha comunicato che l’iter riguardante l’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) è stato messo in marcia a giugno e seguirà l’iter ordinario compresa la conferenza dei servizi.
Il Commissario Quaranta rispetto alla cassa integrazione ha detto che riguarderà il periodo luglio 2024-giugno 2026, periodo necessario per mettere in marcia di tre altoforni e arrivare a 6 mln di tonnellate e non legata a un piano industriale pluriennale che sarà oggetto di futura assegnazione dopo il bando. Nel frattempo ha detto il commissario, stiamo lavorando all’ottemperamento del piano ambientale come da DCPM 2017 per elevare la produzione fino a 8 mln di tonnellate.
Il 12 giugno abbiamo fornito tutte le richieste del Ministero dell’Ambiente, anche in riferimento alla marcia degli impianti e la valutazione dell’impatto sanitario (VIS) su marcia degli impianti a 6 mln di tonnellate. Ovviamente valutando le necessarie misure da mattere in atto in termini di sicurezza, ambiente e tutela sanitaria. Questo ci ha portato – ha sottolineato Quaranta – a rivalutare il piano di ripartenza perché alcuni impianti che pensavamo potessero ripartire velocemnte non erano in condizioni come ad esempio i filtri a manica della centrale termoelettrica. Dopo l’estate ha detto Quaranta si partirà con l’Altoforno 1 e successivamente il 2 una volta completate tutte le attività di manutenzione che occorrono all’altoforno. Il Commissario ha annunciato che stanno facendo studi di fattibilità in merito alla decarbonizzazion e degli impianti entro 2030.
Quaranta ha poi detto che la Cassa potrà interessare fino a 5200 lavoratori, numeri che scenderanno al 4700 come dato di partenza della discussione, come numero massimo. Questo perché al momento è in marcia solo l’AFO 4. Nella seconda parte di ottobre partirà l’AFO 1, mentre a fine dicembre gennario AFO 2 – stabilizzato AFO 2 a inizio anno fermeremo AFO1 per la manutenzione del crogiolo. In queste condizioni avremmo la ncecessità di rivedere al ribasso il numero di persone coinvolte nella cassa. Prevedediamo in questo senso un sistema di monitoraggio in merito sia ai numeri, che alla rotazione dei lavoratori in cassa accompagnato da un piano di formazione che coinvolgerà tutti i lavoratori. Questo, nell’ottica del bando che avrà al centro come premialità la decarbonizzazione e quindi un piano formativo dedito ai nuovi processi lavorativi. L’integrazione della Cassa sarà pari al 70% dello stipendio compresi i premi. Ove possibile, ha poi detto faremo ricorso allo smart-working ma anche maggiore flessibilità sull’orario di lavoro per alcune figure professionali fino al 31 ottobre. A questo, vorremmo riconoscere una tantum 1/2/3 % legato al valore produttivo che ci poniamo ai lavoratori legata alla produzione, questo perché abbiamo trovato il personale “ spento” e senza motivazione per recuperare un clima positivo e di reciproca fiducia, tra azienda e lavoratori. Il Commissario Fiori invece rispetto al bando di vendita ha detto: bando di vendita verrà licenziato entro fine luglio fino a settembre per raccogliere le manifestazioni d’interesse. Valuteremooltre al prezzo di vendità, la bonta del piano industriale, che significa il mantenimento del personale, affindabilità e l’impegno nel piano industriale alla decarbonizzazione. Un impegno che dovrà essere di lunga durata, oltre a questo abbiamo inserito un ristorno alle comunità locali. La ministra Calderone ha ribadito l’importanza della ripartenza dei tre alto forni collegati però alla rotazione della cassa e alla formazione finalizzata alla transizione green degli impianti. La ministra ha detto che le risorse necessarie sono già inserirte nel decreto coesione.
Il Segretario generale FIM Ferdinando Uliano intervenendo ha detto: registriamo le difficoltà illustrate dai commissari rispetto alla ripartenza produttiva che si sono rilevate molto più complicate del previsto, rispetto a questo comprendiamo la richiesta di cassa che necessariamente deve essere legata alla ripartenza degli impianti e all’andamento produttivo. Per noi è importante che anche il processo di formazione vada portato avanti parallelamente all’integrazione dell’ammotizzatore, questo valutando anche, non meno importante, gli impatti che l’andamento produttivo può avere sul sistema dell’indotto. Per quanto riguarda il bando di cessione – ha sottolineato Uliano – per noi è importante mettere al centro la tenuta di tutto il pesonale degli stabilimenti facenti parte del Gruppo compreso i dipendenti di Ilva in AS. Vogliamopoi sapere se nel piano di ripartenza è previsto l’acquisto di coils e bramme come richiesto dalla FIM nel precedente incontro al fine di far lavorare le persone degli impianti delle aree a freddo.
Domani – aggiunge D’Alo’ – valuteremo se quanto discusso oggi e da noi proposto a più riprese sarà assunto dalla discussione sulla Gigs e se ci saranno i presupposti per una discussione concreta anche degli ammortizzatori sociali.
Roma, 24 luglio 2024 Ufficio Stampa Nazionale FIM