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5a Conferenza Permanente dei sindacati metalmeccanici del Mediterraneo – The skills challenge

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Si è tenuta a Istanbul, dal 14 al 16 ottobre 2024, la 5a Conferenza permanente dei sindacati metalmeccanici del Mediterraneo, che mira a promuovere e rafforzare la cooperazione e la solidarietà tra i sindacati metalmeccanici della regione. Alla conferenza, intitolata The skills challenge”, hanno partecipato 109 rappresentanti sindacali provenienti da 13 Paesi e 15 diverse istituzioni.

La delegazione italiana della Fim Cisl era composta da:

Ferdinando Uliano Segretario generale

Massimiliano Nobis Segretario Nazionale

Barbara Arsieni Responsabile Ufficio Internazionale

Giuseppe De Francesco Segretario generale Fim Cisl Campania

Alessio Pastore Coordinatore giovani Fim Cisl Lombardia

Consuelo Mazzini Componente di Segreteria Fim Cisl Area Metropolitana Bolognese

Alvise Ferronato Fim Cisl Vicenza

Andrea Vacca RSU Sevel

Sandro Melchiorre RSU Sevel

Salvatore Coco RSU Stellantis Termoli

I sindacati organizzatori sono: Fim Cisl Italia, Türk Metal Sendikası Turchia, USO Industria Spagna, UGT FICA Spagna, FGMM CFDT Francia, con il supporto di SindNova.

L’ anno europeo delle competenze, che si è concluso ad aprile 2024, ha contribuito a creare una mentalità di riqualificazione e aggiornamento, aiutando le persone ad acquisire le giuste competenze per lavori di qualità.

Nell’ambito del suo impegno per le competenze, l’UE ha sostenuto il Patto europeo per le competenze, promosso da sindacati, datori di lavoro, autorità pubbliche, enti di formazione e agenzie per il lavoro, per investire nella formazione dei lavoratori dell’industria. Il Patto per le competenze è accompagnato anche da una carta che delinea una visione condivisa per una formazione di qualità. I primi patti europei per le competenze riguardavano i settori automobilistico, microelettronico, aerospaziale e della difesa. Una visione di qualità per l’industria metalmeccanica dell’aerea del  mediterraneo, deve avere al centro le competenze per affrontare le sfide del futuro.

Proprio il tema delle competenze e delle sfide che il mondo del lavoro sta attraversando in seguito alle transizioni, è stato il filo conduttore della Conferenza, che si è aperta il pomeriggio del 14 ottobre con un saluto da parte del Coordinatore per la Turchia, Mr. Yucel Top, il quale ci ha dato il benvenuto a Istanbul e ha poi ricordato come l’Unione del Mediterraneo sia stata un’idea che ha preso il via nel 2008 ma che è poi stata messa da parte, in seguito all’entrata nell’UE dei Paesi dell’est.

La parola poi è passata a Claudio Arlati, Presidente di SindNova, che ha introdotto i temi che sarebbero stati affrontati nelle successive tavole rotonde: la trasformazione digitale, l’impatto che l’AI ha sul mondo del lavoro e di conseguenza la ormai innegabile necessità di aggiornamento delle competenze dei lavoratori, centrale sarebbe poi stato il tema della transizione demografica, che impatta sul sindacato, sui giovani che sempre meno partecipano alle attività sindacali e all’invecchiamento della popolazione in Europa, a fronte di una necessità di lavoratori in determinati settori.

Nella sessione di apertura, il primo intervento è stato quello di Uysal Altundağ, Presidente di Türk Metal Sendikası, che ha sottolineato l’importanza di affrontare soluzioni comuni ai problemi condivisi dai metalmeccanici di tutta Europa.

Il Segretario generale della FIM CISL, Ferdinando Uliano, ha poi sottolineato l’importanza strategica della conferenza per migliorare e proteggere i diritti dei lavoratori e per rafforzare la solidarietà internazionale tra i sindacati.

Successivamente il Direttore dell’OIL in Turchia, Mr. Yasser Hassan,  ha affermato che stiamo attraversando un periodo di crisi. Le disuguaglianze strutturali sta

nno peggiorando la situazione di milioni di persone. In questi tempi di crisi si crea incertezza. Gli imprenditori non riescono a fare investimenti e i lavoratori lavorano in condizioni precarie.

Attualmente si stanno verificando trasformazioni simultanee. Queste trasformazioni interessano anche i mercati della catena di approvvigionamento. Se da un lato creano alcune opportunità nel mercato del lavoro, dall’altro generano effetti negativi, come l’espansione del lavoro non registrato e precario e l’indebolimento dei diritti sindacali. Per l’ILO è importante mantenere la continuità degli investimenti, garantire l’efficienza dei costi e ridurre i costi delle materie prime e della logistica.

È seguita la prima tavola rotonda della Conferenza con il primo panel intitolato:

Trasformazioni digitali, green e intelligenza artificiale: quali sfide per l’industria Euro-mediterranea?”.

La sessione di apertura è stata condotta dal Professor Marco Ricceri, esperto dell’Istituto italiano di studi politici, economici e sociali Eurispes.

È stata moderata da Claudio Arlati, Presidente di SindNova.

I relatori:

  • Natale Forlani, presidente dell’Istituto per l’analisi delle politiche pubbliche INAPP
  • Giorgio Graziani, Segretario Confederale CISL
  • Kemal Özkan, Segretario generale aggiunto di IndustriALL Global
  • Elisabetta Gualmini, Membro del Parlamento europeo
  • Ümmühan Bardak, rappresentante della Fondazione europea per la formazione (ETF)

La prima giornata è stata chiusa con una valutazione dei lavori della giornata da

Barbara Arsieni Coordinatrice della Conferenza per l’Italia.

La seconda giornata si è aperta con il panel dal titolo:

La sfida delle competenze nel settore automobilistico”, ed è stata moderata da Rita Querzè, giornalista de “Il Corriere della sera”.

L’apertura è stata affidata a Helmut Lense, consulente internazionale di Türk Metal.

Presenti alla tavola rotonda:

  • Pedro Ayllon, Segretario generale di USO Industria, Spagna
  • Judith Kirton-Darling, Segretaria generale di IndustriAll Europe
  • Ferdinando Uliano, Segretario generale FIM CISL, Italia
  • Ergin Dinç, Presidente del Centro di ricerca e formazione dei metalmeccanici turchi (TAEM), Turchia
  • Christian Steffen, responsabile della politica industriale di IG Metall, Baden-Württemberg, Germania

Per Ferdinando Uliano l’intera filiera deve cambiare – non serve chiedere un posticipo oltre il termine del 2035 se in questo periodo di tempo i governi, sia nazionali che europei non si mettono in campo per trovare delle soluzioni concrete. L’Europa non è riuscita a tenere il passo della Cina. Il settore automobilistico è molto forte in Germania, ma dobbiamo creare un quadro di riferimento affinché i lavoratori non siano vittime della realtà. Da anni la Fim Cisl chiede l’istituzione di un Fondo europeo specifico per il settore automotive.

Judith Kirton Darling ha posto l’accento su come possiamo rallentare il ritmo di attuazione e garantire una transizione più agevole, affermando che servono azioni a breve termine per garantire un piano a lungo termine, ad esempio attraverso programmi di formazione.

Il secondo panel della giornata, intitolato:

La sfida delle competenze nel settore automobilistico dal punto di vista dei datori di lavoro”, è stato moderato dalla giornalista Hacer Boyacıoğlu.

  • Tolga Görgülü, direttore delle risorse umane di Oyak Renault, Turchia
  • Orçun Sarıca, direttore delle risorse umane di TOFAŞ, Turchia
  • Yiğit Özgünel, direttore delle risorse umane di Mercedes-Benz, Turchia
  • Juan Domingo, ex direttore dell’ingegneria di produzione presso i siti produttivi europei di Nissan, Spagna

La terza tavola rotonda è stata introdotta dal Prof. Alessandro Rosina, Università Cattolica di Milano, che ha fornito ai partecipanti un’approfondita visione di quanto la transizione demografica stia impattando il mondo del lavoro, ed esortando i sindacati ad attrarre i giovani ancor prima del loro ingresso nel

mondo del lavoro. La tavola rotonda è stata moderata dalla Dott.ssa Margherita Roiatti di ADAPT. Quattro giovani sindacalisti dall’Italia, Serbia, Spagna e Turchia hanno dialogato sulle effettive difficoltà che come giovani ogni giorno si trovano ad affrontare all’interno del sindacato, portando al contempo anche  richieste concrete, Alessio Pastore Coordinatore giovani della Fim Cisl Lombardia ha affermato: “Il sindacato deve avere la capacità di intercettare i bisogni dei lavoratori soprattutto quei bisogni non esplicitamente espressi e per farlo serve essere popolari e riformisti, serve riscoprire quelle caratteristiche che hanno sempre fatto grande la Fim e la Cisl, che con un gruppo dirigente prevalentemente giovane e con il continuo confronto con gli intellettuali e gli accademici sono riusciti a portare nel dibattito sindacale temi non di immediata comprensione, ma che negli anni hanno permesso di rispondere ai bisogni dei lavoratori.”

’ultima tavola rotonda della Conferenza si è tenuta nella mattina del 16 ottobre. Il keynote speaker è stato Ahmed Kamel, Responsabile di IndustriALL Global Union per la regione MENA (Middle East and North Africa).

Ahmed Kamel ha ricordato che sebbene le condizioni siano diverse nei Paesi della regione, un denominatore comune è la mancanza di rispetto per i diritti dei lavoratori e la tendenza a non impegnarsi nel dialogo sociale e a non invitare i sindacati al tavolo. Eppure i lavoratori sono al centro, poiché creano il valore e subiscono l’impatto delle crisi; i lavoratori sono il mezzo e il fine di una giusta transizione.

Partecipanti alla tavola rotonda:

  • Gianluca Ficco, Segretario nazionale UILM UIL, Italia
  • Erencan Martı, Türk Metal Sendikası, Turchia
  • Igor Gjerasov, Presidente del sindacato metalmeccanico SIER, Macedonia settentrionale
  • Benoit Ostertag, responsabile del settore automotive, FGMM CFDT, Francia

Al termine della Conferenza è stata letta la Dichiarazione Finale:

TOWARDS AN INCLUSIVE HUMAN-CENTRED APPROACH FOR NEW CHALLENGES IN THE WORLD OF WORK

5th MEDITERRANEAN EUROPE METAL UNIONS PERMANENT CONFERENCE

FINAL DECLARATION

Noi sindacati Türk Metal Sendikası, Fim Cisl, FGMM CFDT, FICA UGT, USO Industria e SindNova, organizzatori della 5a MEDITERRANEAN EUROPE METAL UNIONS PERMANENT CONFERENCE, ci siamo riuniti a Istanbul dal 14 al 16 Ottobre 2024, per riaffermare la necessitò di un approccio incentrato sulla persona per cogliere le opportunità e affrontare i rischi del mondo del lavoro.

Insieme ai sindacati intervenuti durante la Conferenza, provenienti da 13 diversi Paesi, e a 15 istituzioni chiediamo con forza che le transizioni che stanno impattando il mondo del lavoro siano gestite attraverso il dialogo sociale e che vengano utilizzate per elevare la qualità del lavoro di tutti.

Siamo certi che le tecnologie basate su unintelligenza artificiale sicura e degna di fiducia possono aumentare la produttività, migliorare le condizioni di lavoro, responsabilizzare i lavoratori e creare nuove opportunità di lavoro di qualità, ma sottolineiamo che i benefici dellintelligenza artificiale nel mondo del lavoro possono essere massimi solo quando i diritti e linclusione sociale sono in prima linea, dando potere ai lavoratori e ai loro rappresentanti,  con particolare attenzione ai più vulnerabili. Sottolineiamo che il dialogo sociale e la contrattazione collettiva possono contribuire a garantire ladozione sicura e affidabile dellintelligenza artificiale nel mondo del lavoro.

Ladozione dellintelligenza artificiale nel mondo del lavoro sta modificando il fabbisogno di competenze, in quanto rimodella la composizione delle mansioni e delle capacità dei lavoratori. Chiediamo che i sistemi di apprendimento si adattino rapidamente a queste trasformazioni, garantendo laccesso a una formazione continua, flessibile e di buona qualità a tutti i lavoratori, in particolare a quelli poco qualificati, alle donne, ai giovani e a quelli delle piccole e medie imprese.

È tempo di rendere socialmente sostenibile la transizione ecologica ed ambientale delle principali filiere automotive, metallurgia, elettromeccanica attraverso lo sviluppo di una politica industriale coerente, un fondo europeo dedicato, politiche di coesione e programmi nazionali di accompagnamento e intervento. La situazione della produzione nel settore automotive è drammatica in diversi Paesi.

Tutti i sindacati presenti alla Conferenza esprimono la loro solidarietà ai lavoratori italiani del settore, che manifesteranno il 18 ottobre a Roma per risvegliare e richiamare alle loro responsabilità le Istituzioni Europee e Nazionali.

Linvecchiamento della popolazione sta rapidamente diventando uno dei fattori che determinano la carenza di manodopera in settori economici chiave, come quello metalmeccanico, in molti Paesi europei. 

È necessario, che in linea con lAgenda 2030 venga garantita la migrazione di lavoratori qualificati, attraverso arrivi sicuri e controllati.

Linvecchiamento della popolazione sta inoltre modificando la domanda di competenze ed è necessario che attraverso il dialogo sociale si sviluppino i sistemi di apprendimento permanente, che facilitino laccesso ad opportunità di lavoro di alta qualità per tutti, migliorando limpegno dei lavoratori e contribuiscano ad affrontare la carenza di manodopera. In una Europa colpita dallinvecchiamento demografico politiche adeguate a sostegno della genitorialitae  la gestione dei flussi migratori sono decisive per la crescita e il welfare.

Sosteniamo con forza le iniziative volte a ripristinare la pace e a favorire la ricostruzione e la ripresa in tutte le aree di conflitto e di crisi, con lobiettivo di promuovere i principi e i diritti fondamentali sul lavoro e lapplicazione delle norme internazionali, anche attraverso il dialogo sociale.

Convinti che il Mediterraneo sia il cuore strategico del pianeta nel futuro geopolitico ed economico e sociale dellEuropa, abbiamo deciso di sviluppare questa nostra iniziativa costituendo un Comitato Ristretto presieduto da un membro per Fim Cisl, SindNova, Türk Metal, il quale durante il periodo che intercorrerà tra ogni Conferenza, si interfaccerà con IndustriALL Global Union, in particolare con la regione MENA e Industriall Europe ,al fine di costruire un percorso di scambi, di ricerche e di studi, di dati, esperienze contrattuali e trattamenti salariali e normativi esistenti, affinchè ci possa essere una crescita reciproca, mantenendoci aggiornati costantemente sui risultati contrattuali maggiori, creando una rete di scambio che faccia crescere il livello di interazione tra i Paesi organizzatori e tutti i Paesi che fanno riferimento alla Regione MENA.

Oltre a questo comitato, la Conferenza ha deciso di istituire quattro gruppi di lavoro settoriali sull’industria automobilistica, sugli elettrodomestici, sull’elettronica e sull’acciaio, che si riuniranno tendenzialmente con cadenza trimestrale in videoconferenza, al fine di scambiare informazioni e buone pratiche sull’attività sindacale svolta nei settori. La composizione dei gruppi di lavoro ricalcherà sostanzialmente quella del comitato ristretto.

La partnership si impegna ad individuare eventuali progetti comuni relativi ai temi di comune interesse, da realizzarsi con il supporto di SindNova.

I sindacati organizzatori considerano il Marocco come una potenziale sede per ospitare la Sesta Conferenza Permanente dei Sindacati Metalmeccanici del Mediterraneo considerando le numerose sfide industriali e sociali in quest’area.