Vendita ex Ilva: «Regole certe e monitoraggio dello Stato, condizioni necessarie per uscire dall’impasse»
Comunicato Stampa
Dichiarazione del Segretario Nazionale Fim Cis,l Valerio D’Alò
Vendita ex Ilva: «Regole certe e monitoraggio dello Stato, condizioni necessarie per uscire dall’impasse».
«Sulla chiusura dei termini delle offerte per l’acquisto degli stabilimenti dell’ex Ilva è importante ribadire che questa volta bisogna dare un quadro normativo certo e duraturo». È quanto dichiara il segretario nazionale della Fim Cisl, responsabile della siderurgia, Valerio D’Alò, a valle delle dieci proposte giunte per l’acquisizione degli impianti di Acciaierie d’Italia in Amministrazione straordinaria.
«Sicuramente si tratta di un primo passo in avanti verso quella che potrà essere l’autonomia dell’impresa – osserva – ma che, rispetto al passato, va governata con regole certe, perché gli investimenti che verranno proposti nel piano industriale di chi arriva, possano vedere una continuità nella loro realizzazione. Ci vorrà una sorveglianza forte da parte dello Stato, perché non sono investimenti che prevedono poche risorse e soprattutto non prevedono pochi anni. E soprattutto – aggiunge – devono rispondere alle necessità ambientali di usare le migliori tecnologie possibili per la produzione d’acciaio, ma anche senza trascurare l’aspetto occupazionale. Sappiamo che cicli produttivi diversi possono prevedere numeri diversi e su questo, ovviamente, il sindacato non sarà d’accordo. Un occhio particolare, inoltre, dovrà essere tenuto alla tenuta di tutto quanto il gruppo e non solo ad alcune sue parti, ma anche ai lavoratori in amministrazione straordinaria a cui bisognerà dare una risposta.
Per D’Alò, infine, nuove tecnologie e nuovi investimenti e nuovi impianti sicuramente potrebbero dare questo sbocco. «L’importante è che il piano abbia delle basi solide e uno Stato – conclude – che controlli la sua realizzazione».
Ufficio Stampa Fim Cisl