STMicroelectronics: serve chiarezza sul piano industriale e tutele per i lavoratori
COMUNICATO STAMPA
Dichiarazione del Segretario Nazionale FIM-CISL Massimiliano Nobis
STMicroelectronics: serve chiarezza sul piano industriale e tutele per i lavoratori
Si è tenuto oggi presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy il tavolo dedicato alla situazione di STMicroelectronics, con la partecipazione di una numerosa delegazione Fim Cisl di Catania, Palermo, Agrate e Castelletto in presidio sotto il Ministero. Presenti al confronto anche il Sottosegretario del Mimit, rappresentanti dell’azienda e l’Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Lombardia. Assenti per la convocazione urgente del Consiglio dei Ministri i ministri Urso e Giorgetti.
Durante l’incontro, l’azienda ha confermato la volontà di continuare a investire in Italia, nonostante la recente criticità nella gestione industriale-finanziaria. Rimane ancora evidente l’errore di previsione di crescita del fatturato relativo al 2024. Le previsioni 2025-2028 invece fino a 20 miliardi di euro nella previsione del management sollevano interrogativi anche sulla reale fattibilità in vista del piano industriale che sarà presentato nei prossimi giorni.
“Chiediamo un piano che guardi al futuro – ha dichiarato Massimiliano Nobis segretario nazionale Fim Cisl– Nei prossimi otto giorni vogliamo capire quali saranno le direttrici strategiche. Non accetteremo che i lavoratori paghino gli errori della dirigenza.” La Fim ha sottolineato l’importanza di avere un quadro chiaro dei settori di investimento, tra cui elettronica di consumo e automotive, chiedendo anche maggiore attenzione a nuovi mercati emergenti, in particolare quelli legati all’intelligenza artificiale.
Altro tema chiave è stato il confronto sul mercato globale dei semiconduttori: “Mentre il settore cresce nel mondo, in Europa continua a calare. Alla luce delle nuove politiche commerciali e dei dazi, è fondamentale comprendere come STMicroelectronics intenda posizionarsi nel nuovo contesto internazionale. Non possiamo più considerare la Cina come un semplice fornitore low-cost: oggi offre prodotti di altissima qualità e servono strategie adeguate.”
La Fim Cisl ha ribadito la necessità di un piano industriale concreto, chiaro e trasparente, soprattutto rispetto alle criticità. “L’incontro del 10 aprile sarà un momento cruciale. Chiediamo di avviare un confronto serio per elaborare un accordo quadro che garantisca stabilità occupazionale e rafforzi il ruolo dell’azienda come eccellenza strategica per il comparto italiano.”
Infine Nobis ha sottolineato come per la Fim importante uncoinvolgimento sinergico di tutte le istituzioni, a partire da quelle territoriali, per garantire un futuro solido al settore e alla filiera nazionale.
Roma, 3 Aprile 2025 Ufficio Stampa FIM CISL Nazionale