STMicroelectronics, Nobis: “Piano industriale ambizioso, ma non sostenibile nei tempi e per la mancanza delle risorse”.
Comunicato Stampa
Dichiarazione del Segretario nazionale FIM CISL Massimiliano Nobis
STMicroelectronics, Nobis: “Piano industriale ambizioso, ma non sostenibile nei tempi e per la mancanza delle risorse”.
Forte preoccupazione per la tenuta occupazionale e industriale ad Agrate
Si è svolto oggi presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy il tavolo dedicato a STMicroelectronics, alla presenza del Ministro Adolfo Urso. Assente il Ministro Giorgetti.
Durante l’incontro sono state presentate le proiezioni industriali e gli investimenti previsti, con un focus sui poli produttivi di Catania e Agrate. Confermati gli investimenti sulla fabbrica dei substrati di Silicio e Carburo di Silicio a Catania.
Il ministro Urso ha ufficializzato che l’investimento sarà sostenuto anche da un accordo di programma con la regione Sicilia. Su Agrate è stato confermato che sarà completato il progetto “ag300” che porterà alla produzione di 8.000 fette a settimana a 12”.
Inoltre, è stato annunciato che sarà sviluppato un nuovo plant sempre per la produzione di fette a 12” per arrivare dopo il 2030 a produrre 14.000 fette a settimana a 12” e 8.000 a 8 nei siti esistenti.
E stato positivo il fatto di aver iniziato oggi al Ministero un percorso di confronto che possa portare a definire un protocollo d’intesa sul futuro industriale e occupazionale di STMicroelectronics abbiamo apprezzato che il Ministro Urso consideri strategico il settore per l’intero tessuto manifatturiero italiano.
Rispetto al piano industriale lo riteniamo però insoddisfacente per mancanza di chiarezza circa le risorse da impiegare ad Agrate per il completamento del Plant di “ag300”, che doveva essere già completato nel 2025 e che ad oggi produce 2.500 wafer a settimana sugli 8.000 previsti dal progetto di sviluppo. Non abbiamo avuto alcuna conferma dell’attuale livello occupazionale e in particolare sui 2.400 dipendenti nella produzione dei wafer a 8” vorremmo sapere sarà il loro destino una volta terminato il progetto dei wafer a 12”.
Su Catania non è ancora chiaro in che tempi avverrà il passaggio dei lavoratori dalla fabbrica a 6” a quella ad 8”. Ad oggi non conosciamo ancora nel dettaglio il piano industriale 2025-27 presentato dal board al Capital Market dello scorso novembre, dove si parlava di un intervento di saving a tre cifre. Quanto incide sui siti italiani, quanto sul livello occupazionale?
Poco serio e rispettoso per i presenti al tavolo aver saputo dall’azienda solo alla fine dell’incontro che il taglio occupazionale mondiale sarà di 2.800 dipendenti. Dai prossimi incontri pretendiamo risposte precise sullo sviluppo industriale di STM in Italia in termini di sviluppo di nuovi prodotti, risorse a sostegno di investimenti di processo e di ricerca e soprattutto rispetto alla forza lavoro ci confronteremo solo su piani di mantenimento o incremento occupazionale in tutti i siti.
L’assenza del Ministro Giorgetti alla riunione di oggi preoccupa in qualità di azionista dell’azienda dobbiamo conoscere la posizione del Governo su quanto illustrato questa mattina dalla dirigenza di STM.
Roma 10 Aprile 2025 Ufficio Stampa Fim Cisl