Honeywell, oggi a Roma. Uliano: Gli impegni vanno rispettati.Trovare subito una soluzione.
Comunicato Stampa
Dichiarazione del Segretario nazionale Fim Cisl Ferdinando Uliano
Honeywell: Oggi a Roma. Gli impegni vanno rispettati
Trovare subito una soluzione.
Si sta tenendo in queste ore manifestazione a Roma, con presidio a partire dalle ore 10 presso il Ministero dello Sviluppo economico, dei lavoratori Honeywell di Atessa (Ch) Val di Sangro.
L’azienda statunitense che produceva in Abruzzo turbo compressori per auto che a settembre dello scorso anno ha annunciato la chiusura e delocalizzazione della produzione in Romania e Slovacchia.
I lavoratori partiti questa mattina dall’Abruzzo sono a Roma per protestare contro la mancata concessione della Cassintegrazione straordinaria prevista nell’accordo siglato lo scorso 16 febbraio. Nell’intesa l’azienda si impegnava ad evitare i licenziamenti prospettati dal 2 aprile 2018, predisponendo il mantenimento di un’attività e l’utilizzo di Cassa integrazione straordinaria fino al febbraio 2019. Contemporaneamente si impegnava, attraverso un advisor, su un piano di reindustrializzazione del sito mettendo a disposizione gratuitamente lo stabile per iniziative industriali che occupino almeno il 30% degli attuali occupati. Mentre il Ministero dello Sviluppo Economico e la Regione Abruzzo si sarebbero attivati per sostenere i progetti di reindustrializzazioni.
Il Ministero delle Sviluppo Economico aveva effettuato le verifiche con azienda e Ministero del Lavoro per assicurare la Cassa integrazione straordinaria a cui era collegato il piano di reindustrializzazione per ricollocare gli altre 430 lavoratori che ad oggi, nonostante gli impegni presi, sono senza Cassa e senza nessun tipo di reddito.
Le responsabilità dei diversi Ministeri e dell’azienda non devono cadere sui lavoratori e le loro famiglie, protestiamo perché questa situazione non può essere l’epilogo di questa difficile vertenza.
Il processo di reindustrializzazione e di ricollocazione occupazionale dei lavoratori deve essere confermato e accelerato nella sua risoluzione, da verificare il prossimo 4 giugno in sede ministeriale con la presenza anche del Ministero del Lavoro.
Va assolutamente trovata una soluzione che eviti i licenziamenti e garantisca la Cigs ai lavoratori e alle loro famiglie.
Roma, 28 maggio 2018
Ufficio Stampa Fim Cisl