Industria italiana autobus: Fim positivo impegno di Invitalia, Ferrovia dello Stato e Leonardo. Ora IIA non affossi tutta l’operazione.
Comunicato Stampa
Dichiarazione del segretario nazionale Fim Cisl Ferdinando Uliano
Industria italiana autobus: Fim positivo impegno di Invitalia, Ferrovia dello Stato
e Leonardo. Ora IIA non affossi tutta l’operazione.
All’incontro sindacale di oggi al Ministero dello Sviluppo Economico sulla vertenza di Industria Italiana Autobus, oltre ai rappresentanti del governo, all’azienda e alle parti sindacali erano presenti Invitalia e i rappresentanti di Ferrovie dello Stato e Leonardo.
“Valutiamo positivamente la manifestazione di interesse ribadita da Ferrovie dello Stato, che è fondamentale, insieme a Invitalia, per mettere in sicurezza l’assetto societario di IIA e per creare le condizione di sostenibilità e di prospettiva degli stabilimenti e dell’occupazione.
Anche Leonardo, ha confermato oggi, di dare continuità alla sua presenza nella quota societaria e di dare disponibilità ad una eventuale consolidamento.
Invitalia ha ribadito le disponibilità espresse di partecipare alla capitalizzazione della società insieme al soggetto privato di Ferrovie dello Stato, ma una condizione imprescindibile è l’esistenza del contratto di sviluppo e che quindi, ci sia una continuità aziendale.
È evidente, che se domani l’assemblea straordinaria dei soci decidesse la liquidazione dell’azienda, tutto il progetto di Industria Italiana Autobus fallirebbe drammaticamente.
Abbiamo chiesto come organizzazioni sindacali a Leonardo di esprimersi positivamente e in coerenza con la disponibilità data in sede di Ministero presso l’assemblea dei soci.
Per il pagamento degli stipendi di settembre, Busitalia si è resa disponibile ad effettuare i pagamenti di alcuni crediti nella giornata di oggi in modo che IIA garantisca il pagamento dello stipendio.
Facciamo appello alla società e all’AD Del Rosso di essere conseguenti con le dichiarazioni fatte in passato di voler salvare l’industria di produzione degli autobus nel nostro Paese, e soprattutto, di difendere le prospettive di un patrimonio industriale a cui sono legati 450 lavoratori e le loro famiglie.
Roma, 8 Ottobre 2018
Ufficio Stampa Fim Cisl