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Bosch: servono soluzioni strutturali e di lungo termine per lo stabilimento di Bari.

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Dichiarazione del coordinatore automotive Fim Cisl Raffaele Apetino

e del segretario Donato Pascazio segretario Fim Cisl Bari

Bosch: servono soluzioni strutturali e di lungo termine per lo stabilimento di Bari.

Oggi si è tenuto a Roma l’ennesimo incontro con la direzione aziendale di Bosch per affrontare la situazione industriale dei siti italiani del gruppo, in particolare quello di Bari fortemente colpito dal calo delle vendite diesel, con una contrazione nell’ultimo anno, del 12%.

Nonostante la disponibilità dell’azienda a mettere in campo una solidarietà tra gli stabilimenti è chiaro che quest’ultima non può essere la soluzione, ma solo un palliativo momentaneo, per noi occorrono soluzioni durature.

L’azienda deve chiarire quale missione produttiva destinare al sito barese, in particolare se andare verso nuovi prodotti elettrici del settore automotive, oppure continuare a prendere tempo sperando nel miracolo che la commissione europea cambi idea su normativa emissioni e diesel.

Crediamo che questa seconda ipotesi sia improbabile e quindi servono risposte rapide. Bisogna da subito affrontare la questione, degli ammortizzatori sociali hanno una scadenza e gravano sul reddito dei lavoratori e famiglie, soprattutto se non si intravede un obiettivo industriale che porti alla saturazione dell’impianto.

Se non ci saranno risposte sul Piano Industriale che mettano al centro lo sviluppo del sito di Bari e dei suoi 2000 lavoratori come Fim Cisl non resteremo a guardare.

Roma, 29 maggio 2019

Ufficio Stampa nazionale Fim Cisl

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