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SCM GROUP, situazione organizzativa e produttiva

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Comunicato sindacale

SCM GROUP

Si è tenuto il 4 novembre presso la sede di Unindustria Rimini l’incontro richiesto dalle OO.SS. con la direzione aziendale di SCM per fare il punto della situazione organizzativa e produttiva.

L’incontro è iniziato però solo dopo che, su esplicita richiesta delle organizzazioni sindacali l’azienda ha ritirato la lettera destinata a quei lavoratori che avevano percepito una maggiorazione non dovuta. Per Fim, Fiom, Uilm la modifica di questa lettera era condizione pregiudiziale allo svolgimento dell’incontro.

Nel  merito  delle  questioni  oggetto  dell’incontro  la  direzione  aziendale,  confermando  le  linee generali delineate nell’incontro di marzo, ha annunciato una semplificazione della struttura commerciale con la creazione della Divisione Macchine (che ingloba le divisioni Machinery e Solutions).

L’andamento produttivo di SCM Group registra a fine settembre una situazione di leggero ritardo sul budget 2014, budget che è leggermente più alto di quello del 2013. Con gli ordinativi ad oggi nel portafoglio, se confermati, si prevede di tuttavia di raggiungere il budget 2014.

Inoltre le operazioni messe in atto dall’azienda stanno consentendo di migliorare la situazione economico-finanziaria e l’indebitamento del gruppo, con particolare attenzione alla sostenibilità degli ordinativi, cioè che via sia la certezza di riscuotere i crediti.

In questo quadro alcuni prodotti hanno una situazione di mercato migliore e altri peggiore, questo si riflette sul diverso utilizzo della solidarietà che varia quindi da uno stabilimento all’altro. Oggi la situazione di maggior sofferenza riguarda gli stabilimenti di Rimini, Premium e Thiene. Rimangono le criticità degli stabilimenti Steelmec e Fonderie che continuano ad essere in perdita.

Le OO.SS. riscontrando gli elementi positivi dichiarati dalla direzione ha tuttavia sottolineato che i miglioramenti economici sono stati ottenuti grazie sia all’utilizzo dell’ammortizzatore sociale sia all’aumento dei ritmi di produzione, imposti quasi ovunque.

Non crediamo che il futuro per i lavoratori di SCM possa essere garantito né dall’utilizzo dell’ammortizzatore sociale, che non sarà infinito, né tanto meno dallo spremere sempre più i lavoratori con la riduzione dei tempi, bensì con investimenti su processi e prodotti.

Per questo abbiamo ufficialmente richiesto alla direzione un incontro al Ministero dello Sviluppo

Economico da svolgersi all’inizio del 2015.

Nei prossimi giorni si terranno incontri a livello di singola unità produttiva per affrontare i temi specifici con le RSU a partire dalle Fonderie.

FIM, FIOM, UILM NAZIONALI

 

Comunicato SCM GROUP

 

Roma, 5 novembre 2014