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COMUNICATO SINDACALE ACCORDI HITACHI RAIL

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L’accordo firmato il 17 aprile in HITACHI RAIL STS e quello firmato il 14 aprile in HITACHI RAIL, hanno determinato le condizioni sia per la graduale ripartenza, che per la gestione della sospensione delle attività lavorative nei siti produttivi di HITACHI. Gli accordi sottoscritti, hanno messo in primo piano la tutela della salute di tutti i lavoratori, formalizzando un protocollo che garantisca la massima sicurezza sui luoghi di lavoro. Le misure adottate dall’azienda, che tra l’altro sono state verificate in tutti i siti, sostanzialmente si traducono in quanto segue:

Misurazione della temperatura corporea in ingresso;

Consegna di 2 mascherine chirurgiche per ogni dipendente

Consegna di un paio di guanti monouso;

Consegna di un paio di occhiali monouso (operai);

Informativa sul vademecum comportamentale;

Scaglionamento dell’utilizzo degli spogliatoi senza l’utilizzo della doccia;

Distanziamento di almeno un metro nelle postazioni aziendali:

Scheda di autovalutazione obbligatoria. Il piano di ripartenza graduale e quello della gestione delle giornate di fermo produttivo, sono stati articolati in base alle specificità delle due realtà. Per quel che concerne Hitachi Rail, per gli operai in Cigo, è stata prevista oltre all’integrazione, la maturazione dei ratei di par, tredicesima e ferie ed il pagamento delle due festività p.v.. Gli impiegati in smart working, saranno invitati a programmare una giornata di ferie a settimana fino a fine giugno, per un totale 10 giorni di ferie residue in funzione del monte ore degli anni precedenti. Anche per gli impiegati in smart working di STS, è previsto un piano di smaltimento ferie anni precedenti. Fondamentale è stata la costituzione di un fondo di solidarietà al quale contribuiranno i lavoratori attivi con l’elargizione di un quantitativo di ore tale da far raggiungere l’80% a tutti gli operai Hitachi Rail e, per STS, la costituzione della Banca solidale per i cantieristi ed il personale non remotizzabile. La FIM Nazionale ritiene che il lavoro svolto dalle RSU, con impegno ed abnegazione, abbia prodotto un risultato unico nello scenario delle aziende metalmeccaniche. È opportuno ricordare a tutti, in particolare ai delegati FIOM di Piossasco, che il verbale di accordo che è stato sottoscritto ieri in HITACHI STS è lo stesso che, con lungimiranza e rispetto verso i lavoratori, i delegati della FIM avevano già sottoscritto qualche giorno fa, con un addendum, riportante la sola operatività di un fondo volontaristico per i non remotizzabili ed i cantieristi. I delegati della FIM, hanno sempre avuto massimo rispetto e continua attenzione per tutti i lavoratori e soprattutto per le categorie più vulnerabili ed è per questo che non è consentito a nessuno di avere atteggiamenti aggressivi, sleali e scorretti, con l’obiettivo di distruggere i rapporti con i lavoratori.

Indubbiamente chi si rende conto di non aver svolto il proprio ruolo di tutela dei lavoratori e poi si redime, merita in ogni caso la nostra considerazione, ma non tolleriamo da parte di nessuno ed in particolare da parte dei delegati della FIOM di Piossasco accuse subdole, considerando che gli accordi sottoscritti da qualsiasi delegato di qualsiasi organizzazione sono comunque validi, rappresentativi ed applicabili a tutti i lavoratori.

Siamo consapevoli che stiamo gestendo una fase transitoria, che in ogni caso può determinare scenari diversi da quelli che immaginavamo fino a qualche settimana fa. Per questo riteniamo che gli accordi sottoscritti abbiano una valenza notevole per la gestione attuale ma soprattutto per il futuro dell’azienda. La maturità con la quale si è svolto il confronto possa fungere da monito per tutti affinché le relazioni industriali siano sempre più robuste ed utili allo sviluppo dell’azienda ed alla crescita dei lavoratori.

Per la FIM è indispensabile completare il percorso di integrazione delle due aziende (ONE HITACHI) tenendo però conto delle mutate condizioni createsi a seguito di quanto è accaduto. È opportuno quindi prima di continuare la discussione sull’unificazione, valutare bene quali saranno gli effetti dell’emergenza sanitaria globale in atto, sapendo che oltre agli stabilimenti italiani, in questi giorni sono stati coinvolti anche gli stabilimenti Inglesi e Giapponesi e gli effetti di questa situazione, soprattutto in Giappone, non saranno indifferenti rispetto al prosieguo delle attività. Il mondo complessivamente sarà diverso e non saranno attuabili gli scenari previsti prima di questa pandemia. Per queste ragioni, alla base di tutti i confronti che si avranno deve esserci la tutela della salute delle lavoratrici e dei lavoratori, che anche attraverso le nostre azioni devono sentirsi protetti e convinti che si sta facendo il massimo per la loro salvaguardia anche l’attuazione degli screening sierologici volontari. A maggior ragione invitiamo il management di Hitachi, a rendersi disponibile al confronto per far si che le migliori prassi finora adottate per gestire questa emergenza, diventino strutturali sia in termini di organizzazione del lavoro, sia per la sicurezza dei lavoratori stessi, anche attraverso una modernizzazione delle relazioni industriali e sindacali trasformando la necessità del momento in una grande opportunità.