GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA
CON IL RINNOVO DEL CONTRATTO DEI METALMECCANICI IL 5 FEBBRAIO È STATO UN PEZZO DI 8 MARZO
Sono trascorsi più di cento anni dall’istituzione dell’8 marzo, ma il tema dei diritti delle don- ne è ancora attualissimo e richiede nuove attenzioni e sensibilità. Ancora troppe, infatti, sono le discriminazioni e le violenze subite dal- le donne, nella vita sociale e in quella privata.
Nel lavoro, la discriminazione salariale di gene- re, la mancanza di misure a sostegno della fami- glia e la difficoltà ad accedere a forme flessibili d’impiego quali il part-time o lo smart working, spesso costringono la donna a scegliere fra il proprio percorso professionale e la famiglia. La pandemia ha peraltro amplificato questa situa- zione. La permanenza forzata tra le mura do- mestiche ha fatto registrare un aumento della violenza fisica e psicologica sulle donne.
La Fim Cisl è fortemente impegnata cultu- ralmente e sul piano contrattuale su questi temi, nel quotidiano della sua azione sindacale. Lo dimostra il risultato ottenuto nel recente rinnovo del contratto nazionale di categoria attraverso l’inserimento, per la prima volta, di
un importante capitolo relativo alle molestie e
alla violenza di genere.
Proprio perché l’8 marzo deve essere tutti i
giorni, la firma del capitolo a sostegno delle
donne vittime di violenza nel contratto dei
metalmeccanici, rilancia l’impegno quoti-
diano per i diritti delle donne.
Da sempre le donne hanno svolto un ruolo decisivo nei movimenti di lotta per la con- quista dei diritti, civili, politici ed econo- mici. Così avvenne in una delle loro battaglie storiche e più forti nella lotta per la dignità e il reddito: lo sciopero delle lavoratrici e dei la- voratori dell’industria tessile svoltosi nel 1912 a Lawrence, conosciuto come lo sciopero del “Pane e delle Rose”. Lo slogan, che richiamava simbolicamente la richiesta delle donne di po- ter realizzare una vita piena, fu ripreso da Rose Schneiderman leader sindacale femminista e socialista, durante un discorso in cui rivendi- cava il diritto di voto delle donne:
Ciò che la donna che lavora vuole è il diritto di vivere, non semplicemente di esistere.
Il diritto alla vita così come ce l’ha la donna ricca, al sole e alla musica e all’arte.
Voi non avete niente che anche l’operaia più umile non abbia il diritto di avere.
L’operaia deve avere il pane, ma deve avere anche le rose.
La Resp. Network Daisy Romina Rossi
Il Segr. Generale Fim Cisl Roberto Benaglia