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LA PRESENTAZIONE DEL PIANO INDUSTRIALE DI FINMECCANICA È SEMPRE PIÙ URGENTE

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LA PRESENTAZIONE DEL PIANO INDUSTRIALE DI FINMECCANICA È SEMPRE PIÙ URGENTE

 

Il tempo sta lasciando troppo spazio d’azione a politiche interne ed esterne al gruppo che compromettono il futuro di Finmeccanica e degli insediamenti dell’area romana.

La Fim Cisl di Roma e Lazio, nel ribadire la condivisione degli indirizzi annunciati come riferimenti per lo sviluppo di Finmeccanica e nella consapevolezza sia delle opportunità che delle   sfide   per gli stabilimenti dell’area romana, vuole richiamare   l’attenzione sull’urgenza della presentazione del Piano Industriale del Gruppo e sulle conseguenze che la “variabile” tempo sta avendo nei confronti del clima organizzativo aziendale e della cura delle “risorse umane” (… tutte!).

Entrambi questi fattori sono determinanti per il successo di qualunque strategia che venga assunta da un Piano Industriale di un Gruppo che opera in un mercato di prodotti complessi e ad alta tecnologia.

Infatti, le eccellenze industriali sono le competenze di cui sono detentori i lavoratori e la loro effettiva mobilitazione in un ambito di clima organizzativo positivo e collaborativo.

Contrariamente,   negli ultimi anni i   cambiamenti che si sono succeduti e le dinamiche politiche interne al management hanno prodotto una loro lenta e progressiva degradazione. Un   risultato, una percezione di   ostilità verso i lavoratori.

La presentazione del Piano Industriale sarà l’elemento di riferimento per riorientare gli obiettivi e la gestione della ristrutturazione dell’area “Selex ES”, molto centrata sulla riduzione dei costi del personale, … così come le precedenti ristrutturazioni.

Ma, se ancora si pone il problema (?), i risultati di una politica di rilancio aziendale centrata sulla riduzione del costo del lavoro sono di tutta evidenza (!).

In una realtà industriale come Finmeccanica la Risorsa Umana non è un costo da ridurre ma una competenza da valorizzare al meglio.

Inoltre, il passare del tempo continua a sommare costi, causati dal disorientamento e dall’attesa delle decisioni, così come AUMENTANO I MANCATI CONTRATTI, a volte a causa di una valutazione di redditività del business operata con UNA CONCEZIONE DI FORMAZIONE DEL PREZZO NON AGGRESSIVA.

Un prezzo costruito bottom-up, cioè a partire dai preventivi interni ed esterni, è adatto ad “alice nel paese delle meraviglie”: nella realtà il prezzo lo fa il cliente e non il peso politico delle aree organizzative aziendali o dei fornitori esterni.

Questa concezione della redditività rischia di non permettere all’assessment in atto di conseguire le giuste valutazioni su linee di prodotto e investimenti.

La Fim Cisl di Roma e Lazio   è impegnata a proseguire   gli approfondimenti negli stabilimenti romani del Gruppo anche per rendere il Piano Industriale una effettiva opportunità di rilancio di Finmeccanica.

 

Roma, 10 dicembre 2014

Fim Cisl Roma e Lazio

 

SelexES_urgenza presentazione piano industriale