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Reindustrializzazioni Caserta: nonostante la lunga cassa integrazione, c’è ancora speranza per un’occupazione stabile.

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Comunicato Stampa

Dichiarazione del Segretario nazionale Fim Cisl Massimiliano Nobis 

Reindustrializzazioni Caserta: nonostante la lunga cassa integrazione, c’è ancora speranza per un’occupazione stabile. 

Ci chiediamo se De Luca e i politici locali la pensino allo stesso modo  

“Decine di mancate reindustrializzazioni nel comparto metalmeccanico a Caserta vanno avanti da troppo tempo: Whirlpool, Softlab, Jabil, Orefice (solo per citarne alcune). La scelta assistenzialista della Regione Campania e del MiSE sono evidenti, dei 1.200 lavoratori coinvolti, quasi il 65% è in cassa integrazione a zero ore da molti anni.  

I percorsi di questi attuali insuccessi industriali sono molti simili. Crisi aziendale, annunci di licenziamenti, tavolo di crisi al MiSE  prospettive di reindustrializzazione con imprenditori locali o “sconosciuti salvatori” da fuori provincia, finanziamento delle rinascite produttive anche con risorse destinate agli incentivi all’esodo dei lavoratori  e infine la  richiesta di ammortizzatori sociali. 

Tutte le dichiarazioni stampa di assessori regionali e ministri soddisfatti, a loro dire, di percorsi di reindustrializzazioni attivati con prospettive di successo, precludono purtroppo ad avere fabbriche vuote, macchinari spenti e lavoratori in cassa integrazione.

Questa complessa e drammatica situazione territoriale ha visto il succedersi di quattro governi, senza mai passare dalle promesse di lavoro a ore lavorate.” Dichiara il Segretario Fim Cisl Massimiliano Nobis presente oggi al direttivo della Fim Cisl Caserta, insieme al Segretario Regionale Fim Cisl Raffaele Apetino e del territoriale Nicodemo Lanzetta, dove tutti i delegati hanno denunciato i ritardi dei processi di reindustrializzazione.  

Softlab, nonostante i circa 20 milioni di euro avuti da Jabil per l’assunzione di 240 lavoratori, non solo non ha iniziato alcuna attività legata all’elettronica  ma paga da tempo gli stipendi  con pesanti ritardi. Il gruppo Seri nonostante i continui annunci stampa di assunzioni, con il sostegno social della sottosegretaria Todde, ad oggi dopo tre anni dal previsto inizio dell’attività produttiva, non ha ancora avviato la produzione strutturale di batterie al litio. I 505 milioni di euro autorizzati al gruppo dalla Comunità Europea come verranno impiegati? Anche in Jabil l’annunciata reindustrializzazione, che dovrebbe coinvolgere a regime 280 lavoratori con la produzione anche rivolta al settore Militare e alla ricerca spaziale, non è ancora avviata. 

Desta preoccupazione anche il destino industriale di Whirlpool di Carinaro; infatti la dirigenza Emea della multinazionale non ha mai smentito le voci di una possibile vendita degli stabilimenti europei. I 270 lavoratori non vogliono riverire la vertenza del 2015 con il ridimensionamento occupazionale causato dalla cessione del marchio Indesit a Whirlpool. Significativa la vertenza Orefice, l’imprenditore ha presentato un progetto di  produzione di generatori elettrici che prevedeva il coinvolgimento a regime del piano di 60 lavoratori, con un processo di ricollocazione lavorativa da Jabil. I primi 23 dipendenti sono sati assunti con selezione diretta dall’azienda Orefice con il sostegno economico di circa € 1,5 milioni. Ad oggi, dopo due anni, i 23 dipendenti sono stati licenziati. L’annunciata attività industriale prevista sul territorio di Caserta è stata delocalizzata in Sardegna?  

 Le riconversioni industriali possono avvenire soltanto attraverso progetti seri che abbiano tempi certi e con imprenditori che abbiano la necessaria sostenibilità economica e produttiva di lungo termine in grado di mantenere i livelli occupazionali. 

La Fim Cisl ritiene che ci siano le condizioni per il recupero industriale e occupazionale sul territorio, infatti le previste produzioni di batterie al litio, schede elettroniche e prodotti per la difesa militare e l’aerospazio rientrano nelle politiche green  e energetiche previste dal PNRR. Un’occasione storica che il territorio casertano non può perdere. Sono dello stesso avviso anche il Governatore campano De Luca e i futuri candidati territoriali alle imminenti elezioni politiche? 

Roma, 26 luglio 2022

Ufficio Stampa Nazionale FIM CISL