JSW: dalla Commessa RFI all’accordo Arvedi-JSW, il Ministero ci convochi per fare chiarezza sulle opportunità di Piombino
Comunicato Stampa
Dichiarazione congiunta del Segretario Nazionale Fim Cisl, Valerio D’Alò del Segretario Fim Cisl Piombino Livorno, Paolo Cappelli
JSW: dalla Commessa RFI all’accordo Arvedi-JSW, il Ministero ci convochi per fare chiarezza sulle opportunità di Piombino
In questi mesi ci siamo letteralmente battuti, affinché il lotto per la produzione delle strutture ferroviarie di Rete ferroviaria italiana (Rfi) non fosse affidato senza garanzie a Jindal e quindi alla JSW a Piombino. Iniziativa frutto di una ferma convinzione per evitare di fornire un’ulteriore arma nelle mani della multinazionale indiana, per non realizzare gli investimenti che avrebbero garantito il rilancio del sito di Piombino nella sua totalità.
Negli ultimi tempi si sono rincorse molte voci sul possibile ingresso di altri soci tra cui, la più insistente e recente, quella di Arvedi che sembrerebbe vicino a un accordo con la JSW.
Come Fim Cisl valutiamo questa una valida prospettiva per il rilancio dell’acciaieria di Piombino, dopo l’acquisizione della AST a Terni da parte del gruppo Arvedi, che potrebbe essere un’ultima vera opportunità per l’intera siderurgia italiana in un momento storico senza precedenti.
Dovrà essere compito del Ministero dello Sviluppo Economico convocare, al più presto, un tavolo per dare continuità a quanto già avviato con le organizzazioni sindacali, circa l’affidamento del lotto RFI, ma anche per iniziare a discutere di prospettive e ricadute che un progetto di questa natura potrebbe avere su Piombino.
La possibile conclusione di importanti accordi che diano svolta e futuro al sito di Piombino ha bisogno di un coinvolgimento immediato delle organizzazioni sindacali, perché vogliamo offrire un nostro proficuo contributo alla vertenza, allontanando ogni idea di dover certificare decisioni assunte da altri. Per questo è fondamentale avviare con urgenza il confronto, al fine di assicurare una continuità produttiva made in Italy che dia maggiori garanzie ai lavoratori.
Roma, 27 luglio 2022
Ufficio Stampa Fim Cisl