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Marelli: tutelare salario e diritti nel cambio contratto. Preoccupati sulla tenuta industriale e occupazionale in Italia

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Comunicato Stampa

Dichiarazione del Segretario nazionale Fim-Cisl Ferdinando Uliano Marelli: tutelare salario e diritti nel cambio contratto.

Preoccupati sulla tenuta industriale e occupazionale in Italia

 

Oggi Marelli ci ha comunicato che intende assumere un ruolo sempre più autonomo rispetto alle società collegate alla holding Exor, sia sul piano delle relazioni industriali che sindacali. Essendo il Gruppo Marelli tra i più importanti tra le aziende della componentistica, vuole assumere un ruolo da protagonista al tavolo dell’automotive, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, dove si dovrebbero decidere le risorse a sostegno della transizione del settore automotive.

Queste le motivazioni che hanno portato Marelli a decidere di passare dal Contratto Specifico di Lavoro (CCSL) a quello di Federmeccanica (CCNL).

La FIM nell’incontro odierno ha ribadito all’azienda l’importanza di definire nel secondo livello (contratto aziendale di gruppo) tutti gli aspetti di miglior favore, sia di tipo economico che normativo oggi presenti nel CCSL. Essendo indisponibili a scelte che peggiorino le condizioni di lavoro, abbiamo preteso di iniziare da subito un negoziato che recuperi nell’integrativo aziendale il differenziale positivo presente nel contratto ex-Fiat.

Ad oggi, le nostre maggiori preoccupazioni riguardano il rapporto commerciale, sempre più teso tra Marelli e il Gruppo Stellantis, che potrebbe avere ripercussioni negative sulle prospettive industriali e occupazionali dei siti italiani.

Per questo è prioritario aprire un confronto con l’azienda e le istituzioni del nostro Paese.

 

Roma, 19 settembre 2022                                                          Ufficio Stampa Fim Cisl

 

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