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TELESPAZIO E-GEOS, MANCATA INTESA SULL’ART.4

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Telespazio E-Geos, Mancata Intesa sull’art.4

Nella giornata di ieri si è tenuto l’incontro tra le Segreterie Nazionali di FIM FIOM UILM, il Coordinamento delle RSU e la Direzione Aziendale della Telespazio ed E-Geos, che aveva all’ordine del giorno la procedura di raffreddamento per lo stabilimento del Lario e una verifica inerente la sussistenza delle condizioni per l’apertura di un art.4.

Per quanto afferisce la procedura di raffreddamento, che aveva come oggetto il cambio della matrice nello stabilimento del Lario, il Coordinamento ha espresso con chiarezza la necessità di avviare un confronto puntuale tra RSU, Segreterie Territoriali e Azienda finalizzato ad analizzare nel dettaglio sia le parti normative afferenti agli accordi sottoscritti e attualmente vigenti, sia gli aspetti di natura pratica che impattano la vita quotidiana dei lavoratori interessati e le condizioni di salute e sicurezza.

Abbiamo ribadito all’azienda che occorre, dal nostro punto di vista, trovare un’intesa, che dovrà poi essere recepita all’interno di uno specifico accordo, che sia la sintesi tra le necessità oggettive del personale impattato e le necessità organizzative aziendali, sintesi che non potrà non tener conto anche di aspetti di natura politico-sindacale, che hanno permesso in tutti questi anni di affrontare ogni criticità e che sarebbe poco opportuno non valutare all’interno di specifico tale contesto.

Si è pertanto condiviso di proseguire il confronto in sede locale con l’obiettivo di identificare soluzioni coerenti e in linea con le aspettative e le necessità di entrambe le parti del tavolo.

Chiusa la discussione sulla procedura di raffreddamento si è poi proceduto alla verifica delle proposte aziendali inerenti una possibile apertura dell’art. 4 per Telespazio ed E-Geos.

L’Azienda ci ha rappresentato la volontà di aprire l’art.4, per il solo personale indiretto, per una platea potenziale che, pur superando i numeri della vota precedente, arriva interno alle 50 unità complessive, con 2 finestre di uscita (30/11/2023 e 30/11/2024) in cui il criterio primario e la prossimità al raggiungimento dei requisiti di pensione entro il 2028.

A fronte di tale disponibilità la delegazione ha chiesto di avere il dettaglio delle aree interessate, la suddivisione di impatto sito per sito, di avere una visibilità chiara sulla skill matrix per il personale da reintegrare a fronte delle eventuali uscite e soprattutto l’allargamento dei numeri ma soprattutto del perimetro anche al personale diretto.

L’Azienda rispetto ai temi posti ha fornito parziale disponibilità al confronto sulla distribuzione territoriale delle uscite e dei consequenziali ingressi sito per sito, a verificare il parziale allargamento sui numeri complessivi e su un possibile allargamento agli indiretti di Lob, ma una totale chiusura sull’estensione dell’art. 4 al personale diretto.

Posizioni dettate dal costo complessivo della procedura, dalla non piena comprensione di una parte degli azionisti e dalla necessità di un cambio mix mirato all’incremento della produttività e all’informatizzazione e/o evoluzione di alcune aree e/o attività indirette.

Per la delegazione sindacale la chiusura aziendale sull’allargamento del perimetro è stata recepita come elemento ostativo alla condivisione dello strumento proposto e pertanto non è stato possibile raggiungere alcuna intesa.

A fronte di tale chiusura Azienda e Sindacato hanno deciso di aggiornarsi al giorno 12 Giugno al fine di verificare da un lato se le condizioni, che non hanno permesso di raggiungere un’intesa, hanno avuto delle evoluzioni, dall’altro per l’analisi dei dati inerenti la consuntivazione del PDR 2022.

Per quanto afferisce invece l’informativa annuale, alla presenza degli AD, abbiamo condiviso di identificare una data nella seconda metà di Luglio.

Roma 31 05 2023