Ex-Ilva, Acciaierie D’Italia: bene incontro, confermata situazione critica, ora lavorare per rimettere in marcia impianti
Comunicato Stampa
Dichiarazione del Segretario nazionale FIM CISL Valerio D’Alò
Ex-Ilva, Acciaierie D’Italia: bene incontro, confermata situazione critica, ora lavorare per rimettere in marcia impianti
Si è concluso presso la sede di Confindustria a Roma, il primo incontro su Acciaierie D’Italia tra le Organizzazioni Sindacali e il Direttore Generale Giuseppe Cavalli con il responsabile del Personale Claudio Picucci. L’incontro segue quello avuto la settimana scorsa presso Palazzo Chigi dove fu illustrato il “Piano” di finanziamento del Gruppo.
Durante l’incontro l’azienda ha di nuovo sottolineato il pessimo stato degli impianti che necessitano di importanti interventi manutentivi, in particolare per l’area a caldo di Taranto.
Sui 330 mln previsti infatti, 280 sono destinati a Taranto e 50 agli altri siti del gruppo. 230 mln sono destinati a interventi “urgenti” che potranno recuperare i deficit in materia di sicurezza degli impianti e miglioramento delle condizioni dei lavoratori.
Fino ad agosto di quest’anno l’impianto marcerà con un solo altoforno (Afo4) per poi vedere, a settembre, la ripartenza di Afo2.
Il piano di ripartenza e di manutenzioni è stato illustrato per ogni singolo impianto ma sarà però poi affrontato, nelle settimane a venire, nel dettaglio con le RSU dei singoli siti. Ovviamente non tutti gli impianti potranno ripartire contemporaneamente, dato il basso tonnellaggio che potrà essere realizzato e le risorse disponibili, ma questo conferma la disastrosa condizione ereditata dopo la gestione precedente.
Per il Segretario nazionale FIM Valerio D’Alò: “l’incontro odierno è stato molto utile, abbiamo apprezzato l’approccio molto pragmatico dei responsabili aziendali e abbiamo potuto finalmente discutere in materia concreta anche di alcune nostre proposte o ricevere chiarimenti su cose che da tempo denunciamo. Abbiamo proposto come FIM la possibilità di valutare, visto il momento positivo della domanda di acciaio, anche l’utilizzo di bramme acquistate per la produzione di lamiere (PLA) per soddisfare alcune richieste che sappiamo in arrivo, per il sito di Genova e per il tubificio, in attesa di una maggiore produzione degli AFO dello stabilimento di Taranto.
Nell’illustrazione del Piano, non sono stati citati tra gli impianti che riceveranno interventi manutentivi immediati, i Tubifici ed il PLA (impianti produzione lamiere). Questo ci preoccupa perché, a nostro avviso sono impianti molto importanti nell’economia complessiva del Gruppo e su cui bisogna investire nel breve termine.
Per quanto ci riguarda l’incontro di oggi è stato positivo nel metodo e nel merito di cui si è discusso, ora sarà necessario monitorare il cronoprogramma degli interventi illustrati, con incontri mirati, anche sito per sito, con le strutture nazionali e le RSU. Per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali abbiamo richiesto che, nella discussione che avvieremo nelle prossime settimane, fondamentale sia il rispetto dei criteri di rotazione e integrazione al reddito, oltre che un utilizzo “legale” della CIGS e un piano di formazione che esuli dai bandi regionali che negli anni passati sono stati fallimentari, puntando invece su piani formativi mirati, dando priorità ai lavoratori in AS qualora dovessero nascere nuove opportunità da cogliere.
Se il cambio di passo cui la gestione Commissariale si accinge sarà rispettosa della dignità del lavoro e dei lavoratori, siamo convinti di poter affrontare tematiche complesse come quelle del rilancio di un colosso lasciato in stallo per troppo tempo e che adesso deve vedere il suo rilancio”.
Roma, 7 Maggio 2024 Ufficio Stampa FIM CISL Nazionale