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AST Terni: ancora alcune nubi sulla concretizzazione dell’accordo di programma

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Comunicato Stampa
Dichiarazione del Segretario nazionale FIM CISL Valerio D’Alò
e del Segretario generale FIM Umbria Simone Liti


AST Terni: ancora alcune nubi sulla concretizzazione dell’accordo di programma


Si è svolto oggi alla presenza del Ministro Urso un incontro tra le Organizzazioni Sindacali Nazionali e territoriali circa l’avanzamento degli investimenti del gruppo Arvedi nel sito di Terni.
Il ministro – nota che accogliamo con estremo favore – ha comunicato la volontà di redigere, come fatto per l’automotive, un NO PAPER sulla siderurgia in quanto l’attuale meccanismo del CBAM (Carbon Border Adjustment Mechanism) può penalizzare pesantemente le aziende siderurgiche europee.
Il dott Calabro’ conferma gli impegni del Governo nell’accompagnare il piano di investimenti e la realizzazione dell’accordo di programma. Non da meno un percorso che assicuri un costo calmierato dell’energia fino al 2029. Di visione opposta il Sindaco di Terni che si definisce lontana la firma di un accordo di programma accusando gruppo Arvedi di ricattare il territorio sulla stipula dello stesso.
L’azienda da parte sua conferma la volontà di portare a termine gli investimenti così come programmati con 240 milioni impegnati su efficientamento degli impianti, 140 milioni su interventi impiantistici, 27 milioni su elettrolizzatori, 109 su salute e sicurezza, 411 milioni su acciaio magnetico.
Come Fim abbiamo lanciato un allarme al governo. Queste continue contraddizioni tra le istituzioni locali e le aziende coinvolte non aiutano il confronto e la realizzazione degli investimenti, anzi, possono solo danneggiare e rallentare i tempi di rilancio e dell’occupazione.
Questo si sta verificando a Terni ma anche a Piombino e a Taranto, tutte situazioni in cui le istituzioni locali e le aziende coinvolte, non lavorano insieme per favorire gli investimenti ma anzi, li penalizzano scaricando di fatto sui lavoratori e le loro famiglie i costi che devono continuare a sopravvivere attraverso gli ammortizzatori sociali.
Per questo abbiamo chiesto di definire un percorso che ci porti alla discussione di dettaglio del piano industriale, anche alla luce delle sue modifiche emerse e che il Governo eserciti la sua influenza perché le parti coinvolte possano addivenire a un accordo di programma, con l’obiettivo comune di creare le giuste condizioni di rilancio del sito garantendo al contempo le condizioni di sostenibilità ambientale e la piena occupazione con l’utilizzo degli impianti di produzione di
laminati, fucinati e tubi.


Roma, 10 ottobre 2024

Ufficio Stampa FIM CISL Nazionale