Beko-Nobis (Fim Cisl) le lotte dei lavoratori licenziano il piano commerciale Beko
Comunicato Stampa
Dichiarazione del Segretario nazionale FIM CISL Massimiliano Nobis
Beko: le lotte dei lavoratori licenziano il piano commerciale Beko.
Ora aspettiamo il Piano Industriale.
Si da poco concluso al MIMIT l’incontro tra le organizzazioni sindacali nazionali e territoriali, i vertici del gruppo Beko e i presidenti di regione delle Marche, della Toscana, gli amministratori della regione della Lombardia. Il Ministro durante l’incontro ha rievocato e rivendicato l’utilizzo della golden power – che ha permesso di evitare una chiusura immediata degli stabilimenti come avvenuto in Polonia e Gran Bretagna
Per Beko è intervenuto HR Beko Sberna che ha detto che Beko ha elaborato, dopo l’acquisizione dei siti Whirlpool, un piano industriale sostenibile nel lungo periodo per l’attività del Gruppo in tutta Europa, dove il gruppo conta 20mila persone in 34 paesi. Ad oggi – ha precisato – abbiamo una saturazione industriale trasversale sui tutti siti industriali italiani di poco meno del 38%, davanti ad un mercato europeo in forte caduta. Per queste ragioni abbiamo dovuto rimodellare un piano produttivo a livello Europeo a partire dalla ridotta capacità industriale inutilizzata. La chiusura dei due stabilimenti polacchi vanno in questa direzione. Il Dott. Sberna ha ribadito che la sostenibilità economica di lungo periodo Beko Europa la si potrà ottenere con la valorizzazione del “caldo” (piani cottura, forni e microonde) e la dimissione del lavaggio e delle linee del freddo (frigoriferi e surgelatori a pozzetto). Confermati i 1935 licenziamenti.
Intervenendo al tavolo, il Segretario nazionale FIM Massimiliano Nobis, ha sottolineato come: “oggi non ci sono le condizioni per chiedere un coinvolgimento dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali ad un tavolo di confronto perché il piano presentato non è né sostenibile, né accettabile. Bisogna che l’azienda abbandoni quello che per noi è un piano commerciale e ci fornisca un Piano industriale serio, togliendo subito dal tavolo chiusure e licenziamenti. Il fatto che l’azienda abbia tagliato la ricerca e sviluppo in Italia come prima azione – precisa – in una parola, significa cancellare l’industria dell’elettrodomestico in Italia. Per quanto riguarda la golden-power ha detto poi Nobis – il Ministro deve intervenire per la salvaguardia del patrimonio tecnologico, della produzione e quindi dei livelli occupazionali, oggi fortemente mesi in discussione dal Piano.
Al temine dei lavori lo stesso Ministro Urso ha riconosciuto la non efficacia del piano giudicandolo commerciale e non industriale e ha richiamato Beko a rivedere i contenuti esposti e definire investimenti più consistenti, trovando disponibilità dalla DA di Beko.
Il tavolo è stato riconvocato per i primi 15 giorni di gennaio
Roma, 10 dicembre 2024 Ufficio Stampa FIM CISL Nazionale