Rappresentanti campagna mondiale contro uso amianto in pressing su ONU
Si e’ rimessa in marcia la campagna sindacale mondiale per porre fine al commercio mortale dell’amianto crisolito, nel momento in cui le Nazioni Unite preparano una votazione che potrebbe proibire l’uso di questo minerale tossico, se lo si aggiungerà a una lista di sostanze pericolose.
IndustriALL Global Union e il suo sindacato australiano affiliato AMWU, che organizza i lavoratori dell’industria manifatturiera, hanno intensificato la campagna per far pressione sui singoli paesi che si preparano a votare da lunedì 11 a giovedì 14 maggio nella “Conferenza ONU sulle sostanze e i rifiuti pericolosi” in corso a Ginevra dal 4 al 15 maggio 2015. La votazione stabilirà se l’amianto crisolito sara’ incorporato tra le sostanze pericolose da mettere al bando definite nel Convegno di Rotterdam.
Il Convegno di Rotterdam elenca altri tipi di amianto, ma non il crisolito, che e’ ugualmente cancerogeno, ma e’ l’unico tipo di amianto che ancora si usa in molti paesi del mondo (dal Canada alla Cina, dalla Russia all’India, dal Brasile all’Indonesia, dal Kazakistan al Messico ecc.).
Per ricordare all’opinione pubblica e agli invitati alla Conferenza ONU la pericolosità dell’amianto, IndustriALL Global Union ha lanciato – in questi giorni – un’ampia campagna pubblicitaria sui tram e autobus che percorrono le strade del centro di Ginevra (vedi qui di seguito i poster della campagna).
Nella prossima settimana, una delegazione di sindacati australiani affiliati a IndustriALL (AMWU e CFMEU), così come lavoratori provenienti dall’India e malati a causa dell’esposizione all’amianto, arriveranno a Ginevra per una serie di proteste a sostegno della nostra campagna mondiale.
L’amianto, come molti lavoratori di diversi settori in Italia hanno sperimentato sulla loro pelle, causa tumori (tra cui il mesotelioma pleurico) e infermità polmonari come l’asbestosi, che sono incurabili. La Organizzazione Mondiale della Salute stima che 107 mila persone muoiono ogni anno nel mondo a causa dell’esposizione all’amianto (circa 4 mila in Italia).
Nonostante questo, ogni anno si continuano a commercializzare oltre 2 milioni di tonnellate di amianto crisolito, senza alcuna regolamentazione internazionale.
Sebbene la produzione, il commercio e l’uso dell’amianto e’ proibito in 50 paesi al mondo (tra cui l’Italia dal 1992), e’ aumentato il consumo negli ultimi anni in paesi come India e Indonesia.
I principali esportatori di amianto – Russia, Brasile e Kazakistan, così come l’India – faranno il possibile per impedire mozioni nella Conferenza che possano restringere le loro esportazioni di amianto crisotilo.
Riferendosi a questa importante decisione, Andrew Dettmer, Presidente Nazionale di AMWU, ha sottolineato:
“Affinché si incorpori l’amianto crisolito nel Convegno di Rotterdam, tutti i paesi devono essere d’accordo, pertanto queste quattro nazioni devono rendere conto del loro veto, che sta distruggendo migliaia di vite umane”.
Da parte sua, Jyrki Raina, Segretario Generale di IndustriALL Global Union, ha commentato:
“Il ripugnante commercio dell’amianto deve terminare. Tutti i tipi di amianto uccidono. Questi paesi devono assumersi le proprie responsabilità, possedendo le miniere di asbesto e proibendone l’estrazione e l’uso”.
Diversi sindacati affiliati di questi paesi hanno risposto alla mobilitazione di IndustriALL, che ha chiesto di scrivere ai propri rispettivi Governi, esigendo che nella Conferenza di Ginevra appoggino l’inclusione dell’amianto crisolito tra le sostanze pericolose da mettere al bando!
In questa campagna mondiale, IndustriALL Global Union ha lavorato anche con il Sindacato Internazionale delle Costruzioni e del Legno (ICM), con una pubblicazione congiunta: “Asbestos is a killer” (qui di seguito scaricabile).