Congresso del sindacato belga Metea-CSC, Bruxelles 22-24 ottobre 2015
resoconto di Emanuele Fantini, partecipante al Congresso in rappresentanza della Fim-Cisl nazionale
I giorni 22-23-24 ottobre 2015 a Bruxelles la Fim-Cisl, unico sindacato italiano presente, ha partecipato al Congresso del sindacato Belga Metea, il Sindacato cristiano dei metalmeccanici e tessili belgi.
Il primo giorno erano presenti oltre a delegazioni sindacali della maggior parte degli altri sindacati europei, anche il Segretario Generale di Industrial Global Union Jykri Raina e il Segretario Generale di IndustriAll Europe, Ulrich Eckelmann.
Congresso ben organizzato, ben gestito nei dettagli e con molti video realizzati in modo fresco ed utilizzati per spiegare le tante attività di Metea. Davvero una forma di comunicazione molto efficace.
Ha partecipato al congresso anche il vice presidente C.Cawdu del sindacato Cambogiano. Anche qui un bel contributo video ha preceduto il suo intervento raccontando le terribili condizioni dei lavoratori e le lavoratrici Cambogiani e le lotte sindacali in corso attualmente nel paese.
Nelle tesi congressuali si è parlato dei diversi settori sindacalmente coperti da Metea e delle negoziazioni di settore, del salario minimo, della formazione continua, della sicurezza sociale, della qualità della vita e lavoro e del tempo di lavoro e delle flessibilità negoziabili.
Moltissimi gli interventi da parte dei delegati che hanno toccato in modo ampio ogni punto delle tesi.
La seconda giornata le delegazioni internazionali hanno incontrato il Segretario Generale Marc De Wilde che ha illustrato ampiamente chi è Metea e la situazione socio-politica belga. (Vedere la presentazione allegata)
Nel pomeriggio la visita è proseguita alla Caserma di Malines, nota per essere stata un centro di smistamento durante la seconda guerra mondiale per tutti i deportati belgi e nord francesi diretti ad Auschwitz.
E’ stata un ottima occasione per stringere relazioni sindacali con i sindacalisti di Metea e gli altri sindacalisti dei paesi Francofoni e europei.
Emanuele Fantini