Pierre Carniti
Pierre Carniti. Pierre Carniti arriva a Milano assieme a Colombo e Ogliari e c’era anche qualcun altro dal Centro Studi di Firenze.
Macario gli aveva chiesto di andare al Centro Studi di Firenze l’anno prima, il ’55, e il primo anno gli aveva risposto di no, poi è ritornato alla carica e il secondo anni gli disse di sì.
Carniti fino ad allora aveva rapporti con la Cisl di Cremona, dove si occupava di varie cose, come hobby nel dopolavoro.
Dopo vari impieghi Carniti comincia a collaborare con un giornale sempre a Cremona.
E proprio in quel periodo, assieme ad altre persone, organizza un gruppo di studio sui problemi dell’agricoltura, dei braccianti, sull’ipotesi della conduzione associata.Carniti era amico di Miglioli.
Miglioli abitava a Soresina e Carniti era di Castellone, un paese a 7 Km da Soresina, che era il centro, dove Miglioli aveva maggior seguito tra i braccianti. Miglioli aveva avuto nel dopoguerra delle vicende, complicate anche dal punto di vista politico, che lo avevano portato ad una rottura con i vecchi quadri e con una parte del mondo cattolico; però aveva mantenuto un buon ascendente su un certo numero di braccianti, soprattutto a Castellone. Insieme a lui Carniti lavorava per definire una formula di contratto agrario, capace di stare efficacemente sul mercato con patti contrattuali simili a quelli del lavoro salariato.
Era una specie di autogestione ante litteram ed era appunto denominata conduzione associata; tale ipotesi si basava sulla distinzione tra la proprietà della terra da una parte e la gestione del lavoro dall’altra. Erano gli anni della grande polemica sulla riforma agraria, sulla proprietà assenteista, sul latifondo, che nel Nord era un po’ diverso che nel Sud. L’idea era comunque che la proprietà capitalistica, in agricoltura, non avesse più la capacità di tenere nella situazione nuova del dopoguerra.
E in ogni caso, le condizioni di vita dei braccianti erano così inaccettabili, che si imponeva una prospettiva diversa, la necessità di cambiare. Carniti coordinava questo gruppo di ricerca, e manteneva i rapporti con la Cisl, e in questa prima forma di militanza andava in giro a parlare ai contadini, facendo qualche sperimentazione e qualche lotta. Fu allora appunto che Macario gli chiese di andare al Centro Studi di Fiesole e dopo qualche resistenza il secondo anno Carniti disse di sì e partecipò al corso. Tratto da Carniti Story
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