CISL: Segretario Generale Aggiunto ELETTA ANNAMARIA FURLAN
Sindacato/Cisl. Annamaria Furlan eletta Segretario Generale Aggiunto
Bonanni: “Una scelta per dare più forza e continuità all’organizzazione”
Roma, 24 giugno – Il Consiglio Generale della Cisl, riunito oggi a Roma, ha eletto
Annamaria Furlan nuovo Segretario Generale aggiunto della Cisl. E’ stato il leader della
Cisl, Raffaele Bonanni a proporre l’elezione della Furlan per il nuovo ruolo di Segretario
Generale aggiunto della Cisl. “E’ una scelta quella di Annamaria Furlan per dare più forza
e
continuità alla gestione dell’organizzazione – ha sottolineato Bonanni nel suo interventonel
modo più equilibrato possibile ed in piena unità interna. Furlan è la persona giusta
che con il suo comportamento coerente ed il suo lavoro di questi anni rappresenta la
garanzia di una continuità dell’azione politica e sindacale della Cisl”.
Cinquantasei anni, genovese, Annamaria Furlan ha iniziato la sua attività sindacale nel
1980 come delegata del Silulap, la categoria Cisl dei lavoratori postali di cui poi è
divenuta Segretaria provinciale e regionale. Successivamente Furlan ha guidato la Cisl di
Genova e la Cisl regionale della Liguria. Dal 2002 è Segretario Confederale della Cisl
dove si occupa del settore terziario e servizi, che comprende: commercio, turismo,
banche, assicurazioni, telecomunicazioni, spettacolo, editoria, trasporti, poste, authority,
politiche agroalimentari ed energetiche.
“Sono molto contenta e ringrazio Bonanni,e tutta la Cisl, per avermi scelto – ha detto
Annamaria Furlan, subito dopo essere stata eletta segretario generale aggiunto.
” Abbiamo fatto cose grandiose ed inedite insieme a Bonanni in questi lunghi anni,
superando con coraggio prove difficili, prima da soli e poi facendo diventare le nostre
idee quelle di tutti. La Cisl di Bonanni ha avuto la capacità non solo di intuire le cose
importanti da cambiare nel nostro paese, ma anche la capacità di mobilitarsi da sola”, ha
aggiunto Furlan. “Oggi per contrastare il declino del paese e la sfiducia dei cittadini,
abbiamo bisogno di tornare tra i lavoratori ed i pensionati e proporre il nostro modello
sociale e sindacale, interpretando i bisogni e le speranze delle persone che
rappresentiamo. Dobbiamo far riscoprire il valore e l’importanza dei corpi intermedi
perché negare la rappresentanza significa mettere a rischio la democrazia”.