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INFORMA CONTRATTO N°18

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INFORMA CONTRATTO N°18

BASTA IMMOBILISMO SUL CONTRATTO, REAGIREMO IMMEDIATAMENTE

Roma, 24 maggio 2016

Nella giornata del 24 maggio si è svolto il 17° incontro di trattativa per il rinnovo del Contratto Nazionale dei Metalmeccanici tra le Segreterie nazionali di Fim, Fiom, Uilm e Federmeccanica-Assistal, dopo gli ultimi quattro incontri tecnici avvenuti nelle scorse settimane.

Durante l’incontro, Federmeccanica e Assistal hanno ribadito la stessa posizione sul salario e sul sistema contrattuale espressa nell’incontro del 6 maggio scorso.

Siamo ormai a 7 mesi dall’avvio del negoziato e non sono stati fatti passi avanti, nemmeno sugli altri aspetti normativi del contratto.

Sul salario inoltre, l’associazione degli industriali ha ribadito solo una disponibilità di graduare nel tempo l’entrata in vigore del proprio schema da compiere entro la vigenza di questo contratto, ma non di cambiare l’impostazione contrattuale, come stiamo chiedendo come sindacati.

Nell’incontro odierno abbiamo riscontrato la mancanza di volontà da parte delle controparti a rinnovare il contratto. Federmeccanica e Assistal sapevano esattamente già dall’inizio del negoziato che la loro proposta di sistema salariale e contrattuale era improponibile e non poteva diventare una soluzione contrattuale, in quanto escludeva dalla regolazione del Ccnl oltre il 95% dei lavoratori.

In tutti questi 7 mesi d’incontri, sono rimasti rigidi sulle posizioni iniziali, non facendo fare alcun passo in avanti al negoziato.

Questo atteggiamento di chiusura e rigidità delle associazioni delle imprese porta solo ad una contrapposizione inutile e sbagliata, comporta solo uno scontro con i lavoratori e le organizzazioni sindacali che non serve nessuno.

La proposta di dare una risposta salariale solo al 5% dei metalmeccanici è inaccettabile, e costituisce un’impostazione in sé piena di contraddizioni, sia per i lavoratori che per le imprese.

Federmeccanica parla di salario a pioggia, non dicendo che in questi anni la crisi ha colpito fortemente i redditi dei lavoratori. E quando assume il costo del lavoro come elemento di snodo per rilanciare il sistema industriale, siamo di fronte ad una distorsione della realtà.

Non si può dire che il contratto nazionale è importante e poi presentare una proposta che dà risposta solo al 5% della categoria, facendo diventare residuale il contratto, trasformandolo in un elemento di regolazione che non sarà utilizzato né dai lavoratori né dalle imprese.

Vengono smontati i due livelli di contrattazione e si arriva alla loro alternatività, non si spinge sulla contrattazione aziendale, ma la si demolisce con una operazione di sovrapposizione con il livello nazionale. Ridurre il sistema contrattuale ad un solo livello ed esaltare la politica dei salari individuali riporta indietro le relazioni industriali al primo novecento.

Il rinnovamento del sistema industriale, secondo noi, deve basarsi anche su aspetti culturali e di prospettiva,

Passi apprezzabili sicuramente sono stati fatti su welfare e formazione, altri dovranno essere fatti sul tema dell’inquadramento e su altri aspetti, ma ci deve essere anche uno spazio necessario per la tutela del potere d’acquisto per tutti i lavoratori.

E’ quindi necessario riprendere in mano il negoziato e far avanzare le posizioni. Se il tempo non viene speso per trovare le soluzioni, si mortificano le relazioni sindacali e questo fa male ai lavoratori e alle imprese.

Difronte a queste rigidità da parte di Federmeccanica-Assistal non possiamo che rimettere in campo una forte ed immediata reazione per modificare questo atteggiamento e queste posizioni che ad oggi non consentono di rinnovare il contratto. Per questo abbiamo deciso di mettere in campo il blocco del lavoro straordinario già per il prossimo sabato 28 maggio e per l’11 giugno e un pacchetto di 12 ore di sciopero da effettuarsi con 4 ore per iniziative articolate, e con 8 ore per le manifestazioni regionali in tutta Italia per il 9 e 10 e 15 giugno.

Sabato i metalmeccanici resteranno a casa con le loro famiglie e parteciperanno alle iniziative indette da Fim, Fiom e Uilm, per il Contratto e per il futuro.

 

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