GE, Alstom: FIM, ritiri i licenziamenti
Comunicato Stampa
Dichiarazione del Segretario Nazionale Fim Cisl Nicola Alberta
GE, Alberta: ritiri i licenziamenti
Si è appena conclusa la riunione presso il Ministero dello Sviluppo Economico sullo stabilimento della GE Alstom di Sesto San Giovanni in cui la multinazionale americana ha annunciato la chiusura e avviato unilateralmente la procedura di licenziamento per 179 lavoratori del sito.
All’incontro a cui erano presenti – oltre che il dott. Castano e la dott. Gatta del Ministero – i rappresentanti nazionali e territoriali di Fim, Fiom e Uilm, le RSU e i rappresentanti del Comune di Sesto S.G. e della Regione Lombardia, l’azienda ha ribadito le sue scelte sul sito di Sesto non accogliendo l’ invito del Mistero a condivide quanto richiesto dal sindacato, cioè di non avviare i licenziamenti e prefigurare possibili alternative industriali per il sito.
La scelte di GE di chiudere lo stabilimento di Sesto S.G, senza peraltro aprire qualsiasi discussione su possibili alternative industriali per il sito, e la tutela occupazionale è gravissima.
In questo modo non si fa altro che creare tensioni sociali inaccettabili. GE deve scegliere una strada diversa e aprire un confronto serio e reale con le rappresentanze e istituzioni per individuare soluzioni all’altezza del problema. Non si può liquidare la storia, le competenze e la professionalità dei lavoratori di Sesto in questo modo. GE non è in crisi, e in altre aree del Paese sta investendo. Questo è un bene, ma proprio in virtù di ciò GE, che ha la forza economica e le capacità, deve mettere in campo la volontà di studiare e attuare alternative e progetti industriali per il sito lombardo.
Che si investa nel nostro Paese è assolutamente positivo, che si chiuda nel contempo e che si avviino licenziamenti è assolutamente contraddittorio e irresponsabile. GE deve abbandonare le proprie rigidità, ritirare i licenziamenti e recuperare un ruolo costruttivo e di rilancio, utilizzando il ruolo e le funzioni del MiSE della Regione Lombardia, del Comune e del ruolo propositivo del sindacato per dare prospettiva di lavoro al territorio. È grave che una multinazionale come General Electric pensi di gestire con i licenziamenti i processi di riorganizzazione.
Roma, 31 maggio 2016
Ufficio Stampa Fim Cisl