EX-ALCOA, BENTIVOGLI: 2 anni di rinvii, ora parole chiare, se Glencore si ritira riaprire subito a nuovi investitori
Comunicato Stampa
Dichiarazione del Segretario Generale FIM Cisl Marco BENTIVOGLI
EX-ALCOA, BENTIVOGLI: 2 anni di rinvii, ora parole chiare
se Glencore si ritira riaprire subito a nuovi investitori
Il Ministro Carlo Calenda ha fornito un report delle ultime settimane in cui il Mistero dello Sviluppo Economico e la Presidenza del Consiglio ha operato affinché la richiesta di Glencore 25 mw/h fosse approvata dentro un nuovo schema con autorizzazione energia da parte di Bruxelles, a questo è stata aggiunta la disponibilità ad un contratto di sviluppo e investimenti con Invitalia.
Il nuovo schema verificato con Autorità dell’Energia e Commissione porta il prezzo dell’energia a 25,7 € MW/h.
Su queste basi si sono svolti diversi incontri tecnici su richiesta da parte di Glencore sul nuovo schema e la necessità di essere asseverato da Bruxelles. Il MiSE ha chiesto comfort letter a Bruxelles che è arrivata molto rapidamente. Anche la disponibilità di Enel arrivata al termine dell’incontro con Daniel Goldberg.
Il Ministro ha richiesto di effettuare la due diligence entro l’estate per confermare propria disponibilità all’acquisizione, ma Glencore non ha risposto positivamente e ha effettuato ulteriori richieste : normativa garantita per 10 anni e in caso diverso compensazione a carico di Enel più garanzie qualsiasi cosa accada la tariffa non cambia. Il Ministro ci ha confermato che Glencore ha fatto queste richieste sapendo che erano impraticabili perché tutto ciò sarebbe infrazione e sanzione da parte dell’Europa.
Come fa il Governo a dare garanzie anche per i Governi che verranno in futuro, non solo, tale garanzia sarebbe valutata dalla Unione Europea come grave infrazione che avrebbe effetti negativi non solo sulla vertenza ma su tutta l’industria pesante.
Enel questa mattina ha presentato un documento scritto specificando che è impossibile assumersi rischio di tariffa blindata a 10 anni e che ciò non avviene in nessun paese europeo.
Il Ministro ritiene che questa risposta, da parte di Glencore, non possa attendere oltre, entro questa settima appuntamento telefonico con Ivan Glasemberg Ceo Glencore perché si assuma la responsabilità di dare una risposta definitiva. Inoltre, si ritiene che le condizioni del costo energetico siano oggi ottime per altri potenziali investitori. Da subito il MiSE presenterà una presentazione delle condizioni e a fine agosto inizierà alcune “call” verso potenziali investitori.
Inoltre il Ministro ha sollecitato la Regione Sardegna ad effettuare la domanda per la concessione dello status di “area di crisi complessa”. E’ stato fissato il prossimo incontro riunione la prima settima di settembre.
Nel frattempo il tema degli ammortizzatori è sempre più drammatico, per noi, ha commentato Bentivogli: “non si può gettare la spugna per una vertenza decisiva ma allo stesso tempo bisogna lavorare per soluzioni vere dando maggiore trasparenza alle ipotesi di cessione, come in quest’ultima fase ci sembra di riscontrare. I lavoratori” conclude Bentivogli: “hanno bisogno di speranze concrete ma basate su informazioni vere, in questi anni di trattativa esclusiva con Glencore in troppi si sono sentiti autorizzati a prendere in giro i lavoratori del Sulcis”.
Roma, 3 agosto 2016
Ufficio Stampa Fim Cisl