Leonardo – Divisione ETN. Continuano il consolidamento e la crescita della Divisione
COMUNICATO SINDACALE
Leonardo Divisione ETN
Continuano il consolidamento e la crescita della Divisione
Oggi si è svolto a Roma, presso la sede Leonardo Tiburtina, l’incontro annuale relativo alla Divisione ETN durante il quale sono stati presentati i risultati 2016 e le prospettive industriali ed occupazionali 2017. Il D.G. Ing. Mariani, presentando i dati relativi alla chiusura dello scorso anno, ha descritto una Divisione in crescita dal punto di vista degli indicatori di redditività – EBIT 89mln€ e ROS 9,5% – e in netto miglioramento sul versante economico grazie anche ad un’importante riduzione del capitale circolante che si attesta a circa 750 mln€ che garantisce una migliore liquidità e un miglioramento nei costi.
Gli ordini acquisiti nel corso dello scorso anno ammontano a 1,340 mld€, portando il portafoglio ordini complessivo a 2,976mld€ complessivi e superando il budget e attestandosi oltre il valore di fatturato annuo pari a circa 975mln€.
Il mercato nel quale insiste la Divisione registra una crescita complessivamente stimabile al 4% nel periodo 2016-2021, garantendo quindi una prospettiva di miglioramento anche nel prossimo futuro: questo si svilupperà in maniera significativa all’estero.
L’impegno commerciale globale di ETN già intrapreso ha consentito all’azienda di segnare un importante capacità di presenza in questi mercati non domestici che hanno portato la Divisione a segnare attività per il mercato estero pari al 59,25% nel 2016 che cresceranno sino al 72,5€ nel 2017 grazie alle commesse “Quatar” e si attesteranno, come stima, al 64% circa nel 2018.
I carichi di lavoro disponibili nei siti divisionali così come in quelli non prevalenti, consentiranno la saturazione complessiva degli organici anche grazie al proseguimento delle operazioni di insourcing di attività: queste hanno consentito anche mediante azioni di riqualificazione interna, di ridurre in modo consistente le attività di off-load portandole da 248 a 139 unità comprensive di 19 stabilizzazioni di personale con professionalità specifiche. Nel corso del 2017 sono previste ulteriori azioni con un recupero stimato di circa 30 posizioni lavorative.
Questo processo, oltre a salvaguardare le professionalità aziendali e saturare gli organici puntano, come la FIM da lungo tempo sosteneva, a far rientrate competenze strategiche consentendo all’azienda la completa disponibilità professionale e di competenze per la gestione dei processi di sviluppo dei prodotti e dei sistemi.
Vengono confermati importanti investimenti correnti stimati in circa 53mln€ ai quali si aggiungeranno risorse in cofinanziamento per lo sviluppo o l’upgrade di prodotti con importanti prospettive di mercato.
In relazione al catalogo prodotti è stata presentata un’analisi secondo la quale, prendendo a riferimento i 5,4mld€ di contratti acquisiti nel corso degli ultimi 4 anni, la richiesta di mercato ha interessato tra i 15 e i 20 prodotti rispetto ai 150 presenti a catalogo: questo porterà l’azienda a ridurne il numero in modo mirato di circa il 20%, per concentrare attività e investimenti su quelli che riescono a produrre redditività.
Proseguono le attività di integrazione con le altre Divisioni che hanno portato ad importanti successi commerciali come ad esempio la torretta per gli elicotteri, precedentemente acquistata all’estero dalla ex Agusta Westland.
Queste azioni di cooperazione interna e la progressiva ricerca di collaborazioni, alleanze o partnership nazionali ed internazionali diventano fondamentali sia per la crescita tecnologica dell’intero sistema Leonardo sia, nei rapporti nazionali, per garantire di potersi affacciare commercialmente all’estero con prodotti sempre più “italiani” e quindi proprietari dei prodotti o dei codici sorgente e liberi quindi da vincoli e limiti imposti dai fornitori stranieri. In tal senso proseguirà la valorizzazione ed il potenziamento della fonderia presente presso la sede di Tiburtina, che consente a Leonardo di essere autonoma per i componenti prodotti considerando che tali competenze e tecnologie sono disponibili solo in pochi paesi al mondo e, per quanto riguarda l’Europa, oltre all’Italia, alla sola Francia.
Per il potenziamento della capacità commerciale estera resta indispensabile il ruolo del “sistema paese” che va migliorato proprio alla luce del particolare mercato a cui si rivolge l’insieme dell’elettronica e sistemi per la difesa.
La razionalizzazione dei siti avvenuta nel corso degli anni ha consentito, anche attraverso l’insourcing di attività core e l’incremento degli ordini, di garantire una missione produttiva certa a tutti i siti ETN: sarà necessario nel corso dell’anno, trovare diverse e migliori modalità di gestione e valorizzazione dei siti multidivisionali che vedono la presenza di ETN in maniera non prevalente, a partire da Genova.
Come FIM CISL riteniamo che i risultati positivi della gestione impressi dalla nuova modalità organizzativa, dalle scelte sul portafoglio prodotti e commerciali, abbiano prodotto importanti risultati che vanno consolidati senza disperdere gli importanti avanzamenti: consideriamo però necessario imprimere una maggiore spinta nell’integrazione dei prodotti e della sistemistica con le altre divisioni.
A tale proposito e per dare un’ulteriore spinta su questi versanti ricercando maggiori sinergie, un più alto livello di integrazione e un miglior utilizzo delle competenze e delle risorse umane e materiali, si rende necessaria una revisione dei perimetri delle divisioni riducendone il numero ed integrandone prodotti e organizzazione soprattutto nell’elettronica per la difesa.
Nello specifico riteniamo che questo debba avvenire in particolar modo per ATC, che come FIM CISL continuiamo a ritenere debba rimanere presente nel sito di Tiburtina con i suoi organici ed essere definitivamente integrata nella Divisione ETN: consideriamo un’anomalia pericolosa il permanere dell’attuale stato, in quanto mette a rischio la solidità legata allo sviluppo tecnologico e commerciale del business che va rapidamente corretta per evitare rischi già presenti su importanti programmi.
Consideriamo strategico ridare ruolo centrale a Orizzonte Sistemi Navali, che deve ritrovare centralità per lo sviluppo coordinato delle tecnologie e per le sue potenzialità di mercato in stretto rapporto con Fincantieri e con il sostegno del Ministero della Difesa e per il quale serve aprire rapidamente un tavolo di confronto congiunto.
Per potenziare il ruolo e le specifiche competenze di prodotto, vanno infine avviate analisi su possibili acquisizioni e/o integrazioni con altre aziende italiane dell’elettronica per la difesa, che possono consentire all’intero sistema Italia di non essere preda pregiata per altre aziende straniere ma contrariamente, far crescere il ruolo e la forza di questo grande gruppo proprio in vista del processo di integrazione della difesa unica europea che, seppur con difficoltà, sta iniziando a segnare i primi passi e consentire a Leonardo e al nostro paese di giocare un ruolo da protagonista e non da comparsa sia nel nostro continente che nel mercato globale.
Per quanto riguarda gli investimenti, riteniamo che tra questi debbano essere valorizzati quelli relativi alla formazione professionale di tutto il personale sia per le competenze ingegneristiche che legate alla produzione. Inoltre riteniamo necessario concentrare l’attenzione allo sviluppo dei processi e delle produzioni con azioni di digitalizzazione, automazione e robotica anche in considerazione delle ingenti risorse pubbliche disponibili per investimenti legate a Industry 4.0 che potrebbero migliorare sensibilmente la qualità dei prodotti e l’efficacia che restano tra i miglioramenti da perseguire.
Infine riteniamo positivi i dati legati al raggiungimento del PDR che registrano, per la parte ETN, livelli di raggiungimento vicini al 100% in attesa dei dati relativi agli indicatori delle altre divisioni che andranno a comporre, per i siti multidivisionali, le rimanenti quote di premio che sarà erogato alle lavoratrici ed i lavoratori. A tale proposito saranno avviati confronti di sito con RSU e strutture sindacali territoriali che consentiranno di dettagliare i singoli livelli di raggiungimento dei diversi indicatori presenti nelle varie realtà.
Roma, 19 aprile 2017
FIM CISL NAZIONALE