Istanbul: per l’unità d’azione dei sindacati euro-mediterranei!
La Conferenza di Istanbul dei sindacati metalmeccanici organizzati nei paesi dell’Europa Mediterranea, promossa da FIM-CISL, TÜRK Metal e SINDNOVA, si è conclusa venerdì 5 maggio 2017 con la condivisione di un cammino comune.
Nella giornata di sabato una folta delegazione ha visitato la TOFAŞ a Bursa, la fabbrica automobili turca joint-venture controllata ciascuno al 50% da Koç Holding e Fiat Chrysler Automobiles (FCA).
Nei tre giorni della Conferenza hanno preso parte 80 rappresentanti sindacali, di cui la metà provenienti dalla Turchia e l’altra metà da Italia, Spagna, Francia, Bosnia-Erzegovina, Kosovo, Montenegro e Serbia.
I lavori, introdotti la mattina di mercoledì 3 maggio da Pevrul Kavlak e Marco Bentivogli, rispettivamente presidente di Türk Metal e segretario generale della Fim-Cisl, e dagli interventi di Patrick Itschert della CES e di Luis Colunga, segretario generale aggiunto di industriAll Europe, si sono successivamente articolati in quattro sezioni di lavoro:
1. contesto geo-politico del Mediterraneo, domanda di pace, difesa della democrazia e delle libertà, processi migratori, ruolo dell’Unione Europea e presenza economica nell’area dei paesi BRICS;
2. contesto economico e produttivo nell’area mediterranea, la competitività e la mobilità delle produzioni e dei lavoratori, il ruolo delle multinazionali, i cambiamenti tecnologici e organizzativi nell’industria e nel lavoro;
3. aggiornamenti sulla situazione politico-economica e sulla contrattazione collettiva in ciascun paese;
4. sviluppo di una strategia di coordinamento permanente dei sindacati metalmeccanici europei nell’area mediterranea sulla contrattazione collettiva, sulle imprese multinazionali (creazione e rafforzamento dei CAE e delle Reti Sindacali Globali) e di cooperazione con il sindacalismo nella regione del Medio Oriente e Nord Africa in difesa della pace, della democrazia, della libertà e dei diritti umani.
Le sezioni di lavoro si sono avvalse di qualificati contributi provenienti sia dal mondo accademico: i professori Özgehan Şenyuva, Marco Ricceri, Zeki Erdut e Ercüment Işık, sia da quello sindacale: Claudio Stanzani (SindNova), Philippe Portier (Fgmm-Cfdt Francia), Naci Önsal (Türk Metal), Roberta Roncone (Fim-Cisl), Bajro Melez (Smbih Bosnia-Erzegovina), Hasan Abazi (Spmk Kosovo), Dragan Mijanovic (Ftumm Montenegro), Zoran Vujovic (Amus Serbia), Dragan Matic (Iss Serbia), Angeles Fernandez (Ugt-Fica Spagna), Pedro Ayllon (Uso Industria Spagna), Helmut Lense (IndustriALL Global Union), Javier Urbina (collaboratore di SindNova) e Yücel Top (Türk Metal). Il compito di tirare le fila dei lavori della conferenza è toccato a Gianni Alioti della Fim-Cisl.
La decisione assunta, che sarà oggetto di un Memorandum firmato dai sindacati metalmeccanici partecipanti, è di creare un coordinamento permanente dell’azione sindacale nell’area Euro-Mediterranea dove emergono profonde disuguaglianze sul piano salariale, dei diritti sindacali e delle relazioni industriali. Per fare cosa?
Per lavorare insieme in tre ambiti:
1. contrattazione collettiva aziendale e di settore (monitorare evoluzione dei contenuti e dell’estensione della copertura contrattuale, scambiare informazioni ed esperienze, coordinare azioni di solidarietà);
2. imprese multinazionali (mappatura della loro presenza nell’area mediterranea, compresa sponda africana e medio-orientale, creazione di nuovi CAE e rafforzamento di quelli esistenti, creazione e potenziamento delle Reti Sindacali Globali, negoziazione e implementazione degli GFAs – Global Framework Agreements, campagne di solidarietà);
3. politiche industriali e di settore (monitorare le politiche di scambio commerciale nell’area mediterranea e le politiche d’investimento nei settori automotive, aerospaziale, elettrodomestico, elettronica e ICT, siderurgia ecc.)
Come farlo? Creando una segreteria tecnica a Izmir (Turchia) sostenuta economicamente da Türk Metal e un osservatorio a Roma (Italia) – presso SindNova – sull’industria metalmeccanica nell’area mediterranea, sostenuto economicamente dalla Fim-Cisl. Formando un gruppo di pilotaggio che si riunisca a Izmir entro luglio per definire un piano di lavoro fino alla prossima Conferenza Euro-Mediterranea (maggio 2018).
Questo lavoro sarà un “cantiere aperto” al contributo e coinvolgimento di tutti i sindacati metalmeccanici dell’area. Sia di coloro che, pur manifestando il loro interesse alla Conferenza, non hanno potuto partecipare per ragioni organizzative; sia di quanti non ne hanno condiviso la natura e il senso. La Conferenza di Istanbul ha espresso la volontà di tutti i partecipanti di lavorare in una logica unitaria, d’inclusione e di rispetto del pluralismo politico, sindacale, religioso e culturale esistente nella regione e nei singoli paesi.
A cura dell’Ufficio Internazionale FIM-CISL