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HONEYWELL, BENTIVOGLI: CONVOCAZIONE O SALIRA’ LIVELLO CONFLITTO

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Comunicato Stampa

 Dichiarazione del segretario generale della Fim Cisl MARCO BENTIVOGLI,

 HONEYWELL, BENTIVOGLI: CONVOCAZIONE O SALIRA’ LIVELLO CONFLITTO

Honeywell di Atessa, dopo 25 giorni di presidio nessuna risposta. Fim: subito un tavolo per trovare una soluzione. Una vergogna la mancanza di rispetto per i lavoratori e le istituzioni italiane. Il comportamento di un’azienda che decide di fare le valigie e rifiuta qualsiasi confronto non è tollerabile da qualsiasi istituzione democratica.
Sono passati 25 giorni da quando i 420 lavoratori di Honeywell sono scesi in presidio. Davanti ai cancelli del loro stabilimento di Atessa (Val di Sangro) protestano contro la decisione presa dall’azienda statunitense, che nel sito abruzzese produce turbo compressori per auto, di chiudere per poi delocalizzare la produzione in Romania e Slovacchia.
Honeywell fa sapere che, dopo lo spin-off societario appena avviato, ha bisogno di attendere un mese per raccontarci le ricadute sullo stabilimento di Atessa. Non è accettabile!

Tutto questo avviene nonostante la Honeywell di Atessa  rappresenta un’eccellenza per qualità e professionalità, nonché un fornitore di importanza strategica per altre fabbriche dell’ automotive presenti in Val di Sangro.
Le delocalizzazioni rappresentano un depauperamento del tessuto industriale e sono sempre inaccettabili, tanto più  quando a scegliere questa strada sono aziende, come la Honeywell, che macinano utili a livello globale. Questa decisione quindi va unicamente nella direzione della massimizzazione del profitto a spese dei lavoratori e del nostro Paese. In questi anni abbiamo fatto accordi di efficienza e produttività che hanno portato il nostro costo del lavoro ad un livello più basso di quello francese, comprimendo la produzione in 2 turni anziché in 3 pur mantenendo gli stessi volumi.
È inaccettabile che dopo quasi un mese di presidio, nonostante le tante manifestazioni di solidarietà giunte dal territorio, non ci sia stata ancora la convocazione di un tavolo presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Chiediamo al Ministro l’immediata convocazione del tavolo: serve una soluzione concreta che salvaguardi lavoro e professionalità.
Roma 13 ottobre 2017

Ufficio Stampa Fim Cisl

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